Quale è lo “stato dell’arte” dell’Educazione continua in medicina? Come stanno rispondendo i medici di un’area vasta e rilevante come quella del Nord-Est alla sfida dell’ECM? Questi sono i presupposti su cui è stato ideato e proposto il simposio “ECM Dossier Formativo" (sabato 6 settembre 2014, School of Management, Largo Caduti di Nassirya n. 1, Trieste) evento promosso dagli Ordini del medici di Veneto, Friuli, Bolzano e Trento, con il patrocinio della FNOMCeO.
Il simposio vedrà gli interventi di Giuseppe Renzo (presidente CAO nazionale), Luigi Conte (segretario nazionale FNOMCeO, nonché membro della Commissione Nazionale Formazione Continua) e Sergio Bovenga (presidente Cogeaps). Abbiamo rivolto oltre al presidente ospite, Claudio Pandullo (responsabile scientifico dell’evento), a Maurizio Scassola (presidente dell’Ordine di Venezia e presidente della Federazione degli OMCeO del Veneto) e Maurizio Rocco (presidente dell’Ordine di Udine e della Federazione degli OMCeO del Friuli-Venezia Giulia) una serie di quesiti per meglio inquadrare l’appuntamento di Trieste .
Gentili presidenti, iniziamo con una domanda cumulativa: l’evento di Trieste presenta un modello insolito e innovativo che si configura come confronto su base interregionale in tema ECM. Come mai le tre regioni del Nord-Est hanno voluto "unire le forze" in questa modalità convegnistica?
Rocco – Direi che l’abbiamo proposto in considerazione del fatto che tra gli Ordini del FVG esistono rapporti
distesi e collaborativi abbiamo attuato alcuni scambi di eventi formativi su tematiche di interesse comune. Abbiamo visto che questa iniziativa era gradita ai medici e richiedeva collaborazione tra segreterie. Ci siamo allora chiesti quali potrebbero essere ulteriori forme di collaborazione utili ai nostri iscritti per favorire un agevole percorso formativo. Il preliminare confronto tra le varie realtà ordinistiche del triveneto penso sia fondamentale punto di partenza. Tra l’altro il confronto può risultare utile anche a razionalizzare (magari in un futuro anche unificare) le realtà organizzative segretariali.
Pandullo – Aggiungo che dal 2000 esiste una "Federazione" sorta spontaneamente fra gli Ordini del
Triveneto, il cui coordinamento è oggi affidato all’ Ordine di Venezia e quindi al Presidente Maurizio Scassola. Il tema della formazione medica continua è un tema molto importante ed abbiamo
pensato di confrontarci sulle differenti esperienze formative delle nostre realtà con l’ intento di identificare una strategia formativa comune. Agli Ordini viene affidato l’ importante ruolo di verificare il livello formativo dei propri iscritti con l’ introduzione del Dossier formativo risulta quindi fondamentale condividere le esperienze in regioni così vicine sia dal punto di vista geografico che storico e culturale.
Scassola – Termino questa prima “tornata” aggiungendo che gli OMCeO delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e delle Province Autonome di Trento e Bolzano hanno deciso da tempo di confrontarsi sui grandi temi della professione e della gestione degli Ordini provinciali; negli ultimi anni siamo cresciuti nella consapevolezza che avevamo bisogno di costruire progetti comuni che partissero dal rilevamento dei nostri bisogni istituzionali e si esprimessero con incontri informativi, educativi e di confronto anche sui rispettivi modelli gestionali. Tutto questo lavoro porterà a comportamenti omogenei e sempre più in linea con le normative e con i bisogni della professione medica. Credo che questa nostra aggregazione funzionale porterà anche proposte mature e strategiche a livello nazionale.
Presidente Rocco, lei coordina gli OMCeO del Friuli: quali sono i punti ancora critici del rapporto tra medici friulani e sistema ECM?
Rocco – Ho sempre pensato che la necessità di aggiornamento sia nel "DNA" dei Medici, vuoi per interesse culturale vuoi per necessità, per cui, a mio avviso, il sistema ECM per me rappresenta un modo di organizzazione di questa propensione dei Medici. E’ in sostanza un sistema che cade su terreno fertile. Nella realtà regionale, pur registrando alcune voci critiche, come per esempio quella dei Medici del Lavoro che lamentano carenza di offerta formativa o quella dei liberi professionisti che lamentano difficoltà nel raggiungere i crediti richiesti, constato in generale che la partecipazione agli eventi ECM è numerosa ed a volte anche entusiastica se i contenuti sono centrati (magari in questo convegno possiamo mettere a fuoco il "centro"), ottima è anche la risposta ai percorsi FAD della Federazione. Per quanto riguarda il sistema adottato in Friuli Venezia Giulia ritengo che possa essere ulteriormente perfezionato spero anche in rapporto a quanto emergerà dal Convegno di Trieste.
Presidente Pandullo: nel simposio ci si chiede "ECM a che punto siamo?". A suo parere quale é la risposta a questa domanda?
Pandullo – Domanda interessante. Sono fermamente convinto della importanza e soprattutto della necessità che il medico sia costantemente e continuamente aggiornato, formazione ed aggiornamento sono punti cardini per una moderna professione medica. Tuttavia se andiamo a vedere i report inviati all’ Ordine dal COGEAPS meno del 50% degli iscritti e’ riuscito a raccogliere nel triennio 2010-2013 i 150 crediti previsti. Questo indica che per molti medici partecipare ad eventi formativi ECM può essere un problema. Sono quindi da incentivare gli eventi formativi a distanza la FAD, e per questo la FNOMCeO fa moltissimo, e la formazione sul campo oltre alle classiche forme di partecipazione a corsi e congressi. Potrebbero venire anche maggiormente considerate le pubblicazioni scientifiche e le attività di relatore. A questo proposito per una relazione si ottime 1 punto ECM ma per prepararla si impegnano ore ed ore di lavoro. Compito degli Ordine dovrà essere quello di favorire l’ organizzazione di eventi ECM: l’ Ordine di Trieste sta seguendo la procedura per diventare provider ECM, mi risulta che anche altri Ordini siano abbiano già ottenuto questo riconoscimento.
Presidente Scassola, proprio la sessione da lei moderata ruota attorno all’attualità del sistema ECM. A suo parere, il mondo medico ha migliorato la sua attenzione verso le tematiche di educazione continua?
Scassola – La domanda è pertinente e attualissima visto che il Sistema ECM rappresenta solo uno strumento non è un obiettivo per il miglioramento della qualità e della efficacia professionale. Dopo un lungo, contrastato e complicato percorso di costruzione del sistema nazionale e dei sistemi regionali, l’ECM si trova nella necessità di essere sottoposta ad una approfondita rivalutazione; dobbiamo riflettere sul percorso fatto, sugli strumenti impiegati ma soprattutto se tutto questo è stato sempre funzionale alla professione. Il Sistema ECM è diventato una imponente macchina amministrativa e burocratica che forse non ha pienamente centrato il suo compito prioritario: servire il professionista nell’analisi dei suoi bisogni formativi proiettati in uno sviluppo professionale continuo coerente con profili e ruoli sia in ambito nazionale che regionale.
Ma lei crede che il Dossier formativo possa essere uno strumento di facilitazione anche per i singoli medici per "migliorare" il proprio rapporto con il sistema ECM?
Scassola – Il professionista medico deve essere messo nelle condizioni di predeterminare, in una prospettiva di sviluppo professionale strategico ed il Sistema ECM deve fornirgli strumenti che possano permettergli di tracciare il proprio percorso; la coerenza di questo suo tragitto rispetto agli obiettivi predeterminati ed esplicitati deve essere il vero valore aggiunto per il medico, per il SSNN e per le persone che assistiamo. Il Dossier Formativo o comunque questo portfolio professionale, deve assurgere a vero strumento valutativo e premiante. Deve essere ancora chiarito chi e come aiuterà il medico nella elaborazione del Dossier.
Presidente Pandullo, per finire: per quale motivo Trieste é stata scelta come città di riferimento per questo evento?
Pandullo – Tenevamo molto come Direttivo dell’Ordine ad organizzare un evento nella nostra Città sperando sia propedeutico per ospitare nel futuro un Consiglio Nazionale….. Come Ordine di Trieste abbiamo investito molto nella formazione: in media organizziamo 20 eventi ECM all’ anno a cui partecipano in media più di 700 colleghi, è un grosso impegno considerando che organizziamo i corsi con i nostri
mezzi utilizzando le nostre strutture, il nostro personale e la disponibilità dei numerosi colleghi che mi contattano per proporre corsi ed incontri formativi. A questo proposito ho avuto la piacevole sorpresa di trovare una grande disponibilità da parte di tantissimi medici per organizzare incontri scientifici: abbiamo già eventi programmati per il 2015. Quindi aspettiamo tutti a Trieste.
Autore: Redazione FNOMCeO