Le donne sembrano essere discriminate anche nella tutela della salute dalle
dipendenze. In ambito sociale (e quindi in qualche modo anche sanitario)
si tende a sottovalutare ad esempio il numero delle alcoliste e di
quante sono affette da dipendenza dal gioco d’azzardo. Basterebbe fare
un giro in qualche bar (anche non in periferia) in tarda mattinata per
vedere molte donne di mezz’età sorseggiare con aria circospetta un amaro
tra una giocata compulsiva e l’altra alle slotmachines. Due dipendenze che, da sole o in associazione, sono in grado di distruggere vite, patrimoni,affetti, relazioni sociali…
Da questa constatazione e dall’attenta e professionale valutazione dei casi di patologia afferiti ai Sert dell’AslTO2 della Regione Piemonte è nata l’idea di dar vita ad un progetto di studio e d’intervento specifico di contrasto alle varie dipendenze, anche non da sostanze, per tutelare meglio la salute e la qualità della vita delle donne.
La ricerca, promossa dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Piemonte e realizzata dall’ASLTO2 – Dipartimento Patologia delle Dipendenze 2 C. Olievenstein – aveva l’obiettivo di acquisire conoscenza sulla situazione nell’ambito del territorio piemontese finalizzata all’individuazione di azioni positive e strategie specifiche nei confronti della popolazione femminile, per la prevenzione socio-sanitaria e la gestione delle problematiche legate all’accesso alle cure ed ai trattamenti riabilitativi.
Come previsto dal ‘Piano di disseminazione’ del Progetto è stato costruito e sperimentato, nel secondo trimestre 2015, uno strumento di rilevazione delle priorità individuate dagli operatori, delle criticità maggiori esistenti e delle eventuali proposte e strategie di azione relative agli ambiti della sensibilizzazione, prevenzione, emersione del fenomeno e gestione delle situazioni specifiche.
In accordo con i partecipanti agli incontri, è stato inviato il suddetto questionario informativo di approfondimento con i seguenti obiettivi:
– raccogliere dati sulla struttura e sul funzionamento delle reti locali
– raccogliere spunti di riflessione e indicazioni operative sul tema dei consumi di genere
Il questionario è stato inviato in due versioni diverse, una dedicata agli operatori dei Dipartimenti Patologie da Dipendenza, l’altra destinata agli altri servizi della rete. Entrambe le versioni contenevano sia domande a risposta chiusa sia domande a risposta aperta.
Sono stati raccolti 16 questionari in totale, di cui:
– 6 questionari versione “NonSerT” e 10 questionari versione “SerT”
– Le figure professionali che hanno compilato i questionari: 4 psicologi, 3assistenti sociali, 4 medici, 2educatori, 3 questionari compilati da intere équipe multi professionali
– La provenienza territoriale dei questionari: 7 Biella, 2 Novara, 2 Tortona, 1 Novi Ligure, 1 Santhià,1 Mondovì-Ceva, 1 Savigliano-Fossano, 1 Alessandria
In una specifica sezione del sito della Commissione Regionale per le Pari Opportunità è disponibile il testo integrale della ricerca e tutti i materiali finora prodotti nell’ambito dell’importante e originale progetto: (consulta la sezione)
N. Ferraro
Autore: Redazione FNOMCeO
