Il 21 settembre si celebrerà, in tutto il mondo, la Giornata dell’Alzheimer, voluta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI).
Negli ultimi cento anni, per il progressivo invecchiamento della popolazione il numero di anziani tra i 65 e i 74 anni è aumentato di otto volte e di 24 volte il numero degli ultra 85. Oggi colpiti dalla malattia di Alzheimer, neurodegenerativa, progressiva e inguaribile, sono quasi ottocentomila persone in Italia e 20 milioni nel mondo. Rimane la netta prevalenza di donne. Il costo dell’assistenza, molto a carico delle famiglie, supera i dieci miliardi.
Allo studio nuovi farmaci, come l’Aducanumab per ridurre la quantità di placche amiloidi, e tante strategie preventive.
Fondamentale il “dinamismo cerebrale” verso nuove attività, nuovi hobby, quelli che ognuno “sente piacevoli per sé” e dieta mediterranea, esercizio fisico e buoni rapporti sociali. L’attenzione preventiva è rivolta alle singole persone, perché il cervello è un organo plastico, in continua evoluzione.
Sui 100 miliardi di neuroni che ognuno di noi ha in dotazione, a partire dai 28/30 anni, ne perdiamo circa centomila ogni giorno. È possibile tuttavia potenziare l’efficienza cognitiva e il tono dell’umore a tutte le età, mantenendo viva la curiosità verso diverse forme di apprendimento e pratica.
Numerosi sono i film e i libri scritti da caregiver che, accanto al declino cognitivo e al buio della memoria dei propri cari, sentono di non riuscire a vivere più “per sè” e testimoniano le poche risposte concrete e le sofferenza vissute nel lungo e difficile percorso della malattia. È stato scritto,“Il malato di Alzheimer. Conoscere, assistere, comunicare” (in allegato) proprio per aiutare i familiari ad affrontare problemi e bisogni assistenziali della persona affetta da Alzheimer.
Curato dal Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento dell’Università degli studi “La Sapienza” di Roma e co-prodotto dalla Confartigianato attraverso l’Anap (la sua organizzazione interna che riunisce i propri associati anziani e pensionati) per volere del presidente Enzo Ciccarelli. L’opuscolo, ancora attualissimo, è una “guida” per il quotidiano a cura dei medici Vincenzo Marigliano Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento, Mirta Mancinella e Rita Ursino pensata per le persone che convivono con il morbo e assistono la persona colpita dall’Alzheimer.
La chiarezza dell’opuscolo potrà migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di isolamento e di marginalizzazione dei caregiver e delle loro famiglie.
Autore: Redazione FNOMCeO