Presidente, Taormina si appresta ad ospitare un importante convegno. Quali sono le principali questioni che saranno affrontate?
E’ centrale il tema dell’autonomia professionale, da intendersi come autonomia responsabile, nell’interesse esclusivo del paziente. Medici e odontoiatri, in qualsiasi situazione si trovino ad esercitare la propria professione, devono in qualche modo arginare la preponderanza delle amministrazioni, spesso pesanti, che tendono a limitare l’attività professionale oltre che incidere sull’autonomia. Occorre pertanto da parte nostra la riaffermazione sul campo delle nostre funzioni e del nostro ruolo perché nulla deve inficiare il rapporto medico-paziente.
L’Ordine di Messina è direttamente impegnato nell’organizzazione dell’evento. Quali ricadute ci saranno in termini di coinvolgimento dei medici e degli odontoiatri?
Ci aspettiamo un’importante ricaduta nella presa di coscienza dei professionisti della salute, che devono essere sempre più compatti, anche per limitare le conseguenze della cappa amministrativa che spesso produce conflittualità tra gli stessi professionisti. Così non va bene. Speriamo pertanto che da ora in poi questo problema sarà superato proprio grazie a una nuova consapevolezza di medici e odontoiatri.
Recentemente lei ha preso posizione sugli episodi di violenza ai danni di medici nell’esercizio della loro attività professionale e ha dichiarato di aderire alle campagne di sensibilizzazione degli Ordini di Bari e di Napoli. L’Ordine di Messina intende assumere iniziative per contrastare questo fenomeno inquietante delle violenze?
Gli episodi di violenza si vanno ripetendo come non si era mai visto fino a qualche anno fa. E’ evidente che ci sono delle falle nel sistema, per cui manca la protezione nei confronti dei medici, specialmente di quelli che operano in situazioni di frontiera. Pertanto l’Ordine di Messina è in prima fila assieme agli Ordini di Bari e Napoli e anche noi promuoveremo iniziative, perché questa è una nostra battaglia di civiltà
Autore: Redazione FNOMCeO
