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L’Aquila, precipita elicottero del 118: anche un medico tra le vittime

“Sono convinto di avere tra i miei iscritti i migliori medici d’Italia: sempre pronti a lavorare, a soccorrere chi soffre, senza mai un lamento o un inconveniente. Sono orgoglioso di tutti i medici aquilani, dai medici di famiglia, agli ospedalieri, agli univeristari, ai liberi professionisti, a coloro che prestano la loro opera in condizioni estreme, come il collega che ha perso oggi la vita”.

Così il presidente dell’Ordine dei medici de L’Aquila, Maurizio Ortu, commenta la notizia dell’ultima tragedia che ha oggi scosso questa terra, già tanto martoriata: sarebbero sei le vittime dello schianto, avvenuto poche ore fa, di un elicottero del 118, che era andato a  soccorrere un ferito su un campo da sci a Campo Felice.

“A bordo c’erano un medico, due infermieri, due piloti e lo stesso paziente che avevano soccorso – conferma Ortu -. Ora i soccorsi non riescono a raggiungere la zona per via delle condizioni meteo (ci sono oltre tre metri di neve, e una nebbia fittissima) ma, dall’alto, non si scorgono segni di vita”.

“Sull’elisoccorso – continua – mandiamo i nostri elementi migliori, più esperti e specializzati. Purtroppo dobbiamo registrare, dopo tutte le disgrazie dei giorni scorsi, anche questa grave perdita”.

“Quando finirà?” si sfoga Ortu. E racconta di una terra tormentata dal 2008, quando ci furono le prime scosse. Poi, nel 2009, il terremoto che ha distrutto il capoluogo.

“Le scosse da allora non si sono più fermate – spiega. – A volte sembrano darci tregua per periodi anche lunghi, poi riprendono più forti di prima. Io personalmente ho dei piccoli pazienti, bambini, che vivono in uno stato di allarme continuo, e la sera piangono perché hanno paura di addormentarsi”.

“Ringraziamo la Fnomceo che, in tutti questi anni, ci è sempre stata vicina sin dall’inizio con Amedeo Bianco. Siamo certi che il Presidente Chersevani farà altrettanto".

E il presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, che sin dai primi momenti segue la vicenda, ha subito espresso la sua “vicinanza alle famiglie delle vittime, e l’encomio al collega che non ha esitato un momento a mettere in pericolo la sua vita pur di rispondere un sì a chi chiedeva aiuto” 

Autore: Redazione FNOMCeO

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