Parliamo ancora di ambiente e salute, un argomento caro alla FNOMCEO, che il nostro Ufficio Stampa segue sin dal primo giorno. A Roma un corso di aggiornamento prende il via sabato 20 settembre.
Che l’ambiente di vita e di lavoro influisca sulla salute è fatto noto, osservato ogni giorno nell’esperienza di medici e specialisti e confermato da dati scientifici: il 75% delle patologie è legato a fattori ambientali. Allergie, malattie infettive, patologie cardiovascolari, problemi di fertilità sono in costante aumento, anche a causa dei cambiamenti climatici, degli stili di vita, dei modelli alimentari, dell’inquinamento.
Per aggiornare sui nuovi studi che rivelano la correlazione causa-effetto tra ambiente e patologie e sulle strategie di prevenzione, l’Ordine dei Medici di Roma organizza il corso “Ambiente e salute”. Si svolgerà in più sessioni, partire da sabato 20 settembre, presso la Sala Conferenze dell’Ordine (Via A. Bosio 19/a) e l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Dipartimento di Scienze e Sanità Pubblica (Piazza Aldo Moro 5).
Esperti provenienti dall’università La Sapienza, dall’Università Cattolica, dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute, dall’I.S.D.E. (Associazione italiana medici per l’ambiente), dall’INRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), dalle Regioni, dalle ASL si alterneranno nel fare una panoramica a 360 gradi dell’influenza di fattori ambientali sulle varie patologie. In rappresentanza dell’Ordine di Roma parlerà il presidente Mario Falconi.
Si inizia il 20 settembre con l’influenza dell’alimentazione sulla salute, le intolleranze alimentari e le allergie. Si proseguirà martedì 23 settembre, col prendere in esame l’influenza degli ambienti ristretti e dell’inquinamento indoor. Martedì 30 settembre si esamineranno gli effetti degli inquinanti esterni sull’apparato cardiovascolare, per passare, sabato 18 ottobre, a quelli sulla fertilità. Sabato 25 ottobre, infine, si parlerà di “malattie infettive e cambiamenti climatici”.
È stato richiesto l’accreditamento ECM.
Autore: Redazione FNOMCeO
