Interrogazione con risposta scritta: Sul corso di Formazione in Medicina Generale – Nella interrogazione si rileva che fino al 1994, per esercitare la professione di medico di famiglia, non era necessaria alcuna specializzazione. Per i laureati post 1994 si è recepito invece quanto previsto in ambito europeo e si è attivato il Corso di Formazione in Medicina Generale (CFSMG) ai fini di poter esercitare tale professione; tale corso di formazione è a tutti gli effetti una specializzazione medica, con l’unica differenza rispetto alle altre specializzazioni che la sua organizzazione e gestione è affidata alle regioni piuttosto che alle università. Per accedere a tale corso di formazione è prevista una selezione con un test a risposta multipla. Al termine della procedura di selezione vengono stilate 21 graduatorie regionali, una per ciascuna regione o provincia autonoma, provocando in questo modo evidenti disparità di trattamento tra i candidati a seconda dei singoli risultati regionali. L’interrogante Sen. Bruno Mancuso sottolinea che l’attuale sistema di selezione, infatti, così come concepito centralmente, ma gestito a livello regionale, presenta delle lacune che devono essere definitivamente risolte in previsione delle prossime selezioni. Il sistema di graduatorie regionali e le disparità di trattamento che le stesse generano tra i candidati di diverse aree geografiche, nonché i brogli denunciati su tutto il territorio italiano, hanno provocato in definitiva una pioggia di ricorsi ai tribunali amministrativi regionali e al Consiglio di Stato;quest’ultimo, attraverso provvedimenti cautelari, ha consentito quasi sempre l’accesso in sovrannumero, e senza borsa di studio, dei medici ricorrenti che erano risultati non vincitori alle selezioni regionali, sulla base del principio per cui il conseguimento di un punteggio che avrebbe consentito l’accesso al corso in un’altra graduatoria regionale è da considerare valevole ai fini dell’accesso al corso nella regione di svolgimento delle prove. Si chiede di sapere se i Ministri della salute e dell’istruzione, dell’università e della ricerca non ritengano necessario attivarsi, nell’ambito delle proprie competenze, per sospendere i nuovi concorsi già banditi per riprogrammarli immediatamente, attraverso la previsione di un’unica graduatoria nazionale e se non ritengano opportuno prevedere per i prossimi test di accesso ai corsi di formazione in medicina generale la stesura di un’unica graduatoria nazionale al fine di garantire la parità di trattamento di tutti i candidati sul territorio italiano.
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