Il Ministero della Salute ha consegnato alParlamento l’annuale relazione sullo stato di attuazione delle strategieattivate, nel corso del 2016, per fronteggiare l’infezione da HIV (inottemperanza alla Legge n. 135/1990, art. 8, comma 3). Il report riporta tuttele attività svolte dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore diSanità: iniziative informativo-educative per la prevenzione, progetti diricerca, piani di sorveglianza, monitoraggio, intervento, consulenza eassistenza.
Per quanto riguarda l’epidemiologia, il Ministerofa riferimento ai dati UNAIDS (United Nations Programme on HIV/AIDS) del 2015,secondo cui le nuove diagnosi, a livello globale, supererebbero i 2 milioni,mentre il numero complessivo di persone affette da HIV arriverebbe a circa 37milioni. In Europa, sempre in riferimento all’anno 2015, le nuove diagnosisfiorano le 30.000 unità. L’Italia, rispetto agli altri paesi europeioccidentali, si colloca al tredicesimo posto, con un’incidenza di 5,7 personediagnosticate ogni 100.000 abitanti.
Numeri importanti, che richiedono ancora sforzicongiunti e azioni mirate.
Sul fronte delle strategie di intervento future,dunque, si sottolinea l’importanza di un approccio centrato sulla persona, suidiritti umani e sull’equità in sanità, con l’obiettivo di contribuire a “unradicale declino delle nuove infezioni da HIV e delle morti ad esse correlate”,migliorando al tempo stesso le condizioni di salute e di benessere di chi ne èaffetto. Per questo sono previste azioni finalizzate ad “accelerare efocalizzare la prevenzione […], consentire alle persone di conoscere il lorostato di sieropositività, […], fornire una terapia antiretrovirale e unacontinuità di cura a tutte le persone che vivono con HIV e sconfiggere lostigma e la discriminazione” legati all’infezione. Il “Piano Nazionale diinterventi contro l’HIV e l’AIDS”, attivo in Italia dal 2016, si pone in lineacon questi obiettivi, già indicati come prioritari dalle agenzie internazionalicome l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Centro Europeo per il Controllodelle Malattie e l’UNAIDS.
Fonti
Autore: Redazione FNOMCeO
