Medici di Corinto in visita alla FNOMCeO: “In Grecia lo Stato si è preso gli Ordini”
Si rinsalda il gemellaggio, siglato giusto un anno fa, tra i medici e gli odontoiatri di Chieti e quelli di Corinto. Dopo la visita a Corinto, nel settembre 2015, di una delegazione dell’Omceo di Chieti guidata dal presidente Ezio Casale, sono ora i greci a ricambiare la visita. E, sulla strada per Chieti, la delegazione di medici e odontoiatri con in testa i due Presidenti, rispettivamente Sotiris Damaskinos e Epameinondas Katsoulas, non ha mancato di far tappa in FNOMCeO, per conoscere la Presidente, Roberta Chersevani, il Presidente Cao, Giuseppe Renzo, il Segretario, Luigi Conte.
“La vostra è la prima visita ufficiale che riceviamo nella nuova sede – ha esordito Chersevani .– E, solari e sorridenti come siete, sono sicura che ci porterete fortuna”.
La situazione politica ed economica non ha spento infatti il sorriso e l’ottimismo dei medici corinzi. Ma la situazione, come ci viene tratteggiata dalle loro parole, è drammatica.
55.000 sono oggi i medici in Grecia, solo due anni fa erano 70.000: molti sono andati a cercar miglior sorte all’estero. A Corinto sono rimasti 450 medici e 150 odontoiatri. Sì, perché sono due, autonomi e distinti, gli Ordini, quello dei medici e quello degli odontoiatri, che collaborano però strettamente tra loro.
“I problemi sono gli stessi – constata Damaskinos – e ci spingono a fare fronte comune, anche insieme agli altri Ordini delle Professioni sanitarie, i Farmacisti e i Veterinari”.
Ma quali sono queste difficoltà? Com’è la situazione? Incalzato dalle domande dei colleghi italiani, Damaskinos si apre: “Lo Stato si è preso gli Ordini”.
“Non ci sono più soldi – spiega –, lo Stato è in fallimento. Così, anche per risultare ‘pulito’ ai controlli dell’Europa, prende quello che abbiamo versato dalle nostre tasche, e non dà indietro niente”.
Neppure una pensione dignitosa?
“Anche qui, non ci sono regole. Ad oggi la pensione di un medico è di 384 euro al mese, domani chissà”.
E come fa lo Stato a esercitare un controllo sugli Ordini?
“Semplice – risponde Damaskinos – mette, come amministratori delle Casse di previdenza, persone di sua fiducia e gradimento, anche non medici. Soprattutto, non medici”.
Ma un paese senza regole può avere un futuro?
“No, purtroppo. E infatti noi consigliamo ai nostri giovani under 30 di lasciare la Grecia. Qui, però, si crea un altro problema: spendiamo circa 700 mila euro per formare un giovane medico e poi lo ‘regaliamo’, con tutte le sue competenze, all’estero”.
“Un po’ quello che avviene in Italia con i nostri giovani professionisti", riflette il presidente Renzo.
“Non perdiamo in ogni caso la speranza – conclude Damaskinos – . E infatti siamo venuti con una proposta: quella di invitarvi al primo Convegno ellenico-italiano, che sarà dedicato a due dei nostri patrimoni, la dieta mediterranea e le acque termali”.
“Invito accettato – conclude Chersevani. – Una professione così importante e ricca come la nostra non può essere penalizzata”.
Proprio dall’acqua nasce, in un certo senso, il gemellaggio tra Chieti e Corinto, che ha l’obiettivo di facilitare la cooperazione tra le istituzioni, di incoraggiare scambi di studio, progetti comuni di ricerca e favorire la mobilità degli studenti.
“La storia parte da molto lontano – racconta Casale, mentre si scattano le foto ricordo e ci si scambiano indirizzi e telefoni, – anzi affonda le sue radici nella leggenda: il mito vuole che Chieti, anticamente detta Teate, sia stata fondata da Achille che la chiamò così in onore della madre, la ninfa Teti, protettrice delle acque correnti e delle sorgenti. Per questo, con il convegno congiunto sulle proprietà curative delle acque anche questo cerchio si chiude”.
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Autore: Redazione FNOMCeO