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Salute globale: la FNOMCeO scende in campo

Salute globale, cooperazione internazionale, multiculturalità: in un mondo in cui sempre più si amalgamano le diversità, anche il diritto alla Salute e il modo di curare non può non tenere il passo con il cambiamento.

Per questo, dopo una preparazione che va avanti da molti anni e che ha avuto una delle sue tappe fondamentali nel Convegno del 2008 a Padova, la FNOMCeO scende apertamente e concretamente in campo, varando il Progetto “Cooperazione internazionale e Tutela della Salute Globale”, coordinato dal vicepresidente Maurizio Benato.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa, che Benato presenterà il 19 novembre prossimo presso il Pontificio Consiglio degli Operatori Sanitari – l’equivalente del ministero della Salute della Santa Sede – l’esigenza di “rivisitare il concetto di salute aperta e culturalmente inclusiva, in modo da rappresentare tutte le popolazioni e tutte le diversità, con il chiaro riferimento al Diritto alla Salute che emerge dalla Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo”.

Tali obiettivi – che vanno dal rivedere le strategie correnti, affrontando le patologie a partire dalle condizioni sociali ed economiche che le determinano, sino a proposte concrete di formazione professionale permanente per i medici dei paesi coinvolti – sono stati fissati in una riunione introduttiva che è stata ospitata dalla FNOMCeO il 19 ottobre e alla quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti della Federazione quelli delle Università, delle principali organizzazioni di volontariato sanitario in Africa, dell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti (Inmp) e il presidente dell’Associazione medici stranieri in Italia (Amsi), Foad Aodi.

La FNOMCeO ha messo sul tavolo alcune proposte, prima fra tutte quella di assumere il ruolo di coordinatore nazionale di tutte le organizzazioni di volontariato dirette da medici. Altre iniziative ipotizzate sono un piano di formazione di medici e operatori sanitari dei paesi in via di sviluppo, tramite stage da tenersi in Italia o direttamente sul territorio di provenienza, l’istituzione di un Albo nazionale di medici volontari, la promozione di iniziative regionali – in alcune Regioni già oggi attuate – per il riconoscimento giuridico ed economico dei distacchi per poter svolgere volontariato all’estero.

Il progetto avrà un importante momento di sintesi in un Convegno nazionale, organizzato la prossima primavera dalla FNOMCeO, sul tema della Cooperazione, che si concluderà con la sottoscrizione, a quattro anni dal Manifesto di Padova sulla Tutela della Salute globale e sul Multiculturalismo, di un nuovo Documento, condiviso da tutti i soggetti coinvolti.

In allegato, il programma – non ancora definitivo – dell’evento al quale parteciperà Maurizio Benato e che si terrà il 19 novembre – con inizio alle 9,00 – presso la Fondazione Il Buon Samaritano (via della Conciliazione 3, Roma), dedicato all’avviamento del Network “Africae Munus Project”, che costituirà una rete di Università cattoliche in Africa. Uniamo anche il Manifesto di Padova sulla Salute Globale, siglato nel maggio 2008, che costituisce il fondamento culturale del progetto della FNOMCeO

Autore: Redazione FNOMCeO

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