Fatti di cronaca molto tristi, quelli presentati ieri a Storie Italiane, la seguitissima trasmissione di Raiuno condotta da Eleonora Daniele che va in onda dal lunedì al venerdì alle dieci di mattina: il caso del bambino morto a Pesaro per essere stato curato solo con l’omeopatia, quello della bimba pare visitata da un non medico e deceduta poi per un tumore non diagnosticato, quello di una paziente ricoverata in ospedale e forse (il processo è ancora in corso), indotta ad abortire ed altri ancora. Ma perché, dei diversi medici coinvolti, alcuni sono stati già sanzionati dall’Ordine senza attendere la conclusione dell’iter giudiziario mentre altri no? A spiegare come funziona il procedimento disciplinare per i medici e a portare la voce di Fnomceo è stato il vicepresidente Giovanni Leoni.
“Premesso che in Italia vale la presunzione di innocenza, sino alla fine del procedimento disciplinare, o penale in questo caso, ogni ordine è competente per quanto riguarda i propri iscritti – ha esordito Leoni – . Sono 106 gli Ordini in Italia, e la Commissione Disciplinare è la parte più pesante, perché si occupa delle miserie della nostra professione”.
“Quando accadono fatti come questi – ha continuato – vengono aperti fascicoli disciplinari per evidenziare le documentazioni che vengono fuori dalle inchieste radiotelevisive, dalle denunce dei singoli cittadini e dai procedimenti penali in corso. In questo caso il procedimento normalmente viene aperto e sospeso sino alla risoluzione del procedimento penale”.
“Trasmissioni come queste – ha concluso Leoni alla fine del blocco sulla sanità – sono fari di informazione che devono far accelerare i procedimenti anche a livello degli Ordini competenti, perché non c’è dubbio che, sulla base di quelle che sono le risultanze e le evoluzioni anche di queste situazioni gli Ordini devono evolversi. Vista la gravità dei fatti, è auspicabile che l’Ordine prenda anche decisioni in autonomia”.
Potete rivedere la puntata di Storie Italiane a questo LINK.
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO