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Fake news e aggressioni: siglato protocollo d’intesa tra Omceo Roma e ASR

Un protocollo di intesa tra medici e giornalisti, con l’obiettivo di creare un terreno di confronto con reciproco ascolto e supporto tra le due professioni: è l’accordo siglato questa mattina tra l’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO)e l’Associazione Stampa Romana(ASR). Tre i temi centrali della convenzione: il contrasto alle cosiddette fake news, che soprattutto in ambito sanitario possono avere gravi conseguenze per la salute dei cittadini, le troppe e spesso temerarie querele a danno di giornalisti e medici – da cui origina anche il fenomeno della medicina difensiva – e le crescenti aggressioni di cui sono vittime gli operatori sanitari e dell’informazione.

Il documento è stato siglato dal presidente dell’Ordine dei medici capitolini, Antonio Magi, e dal segretario dell’Associazione della Stampa Romana, Lazzaro Pappagallo.

“Questa iniziativa congiunta è un passo importante e innovativo per poter dare ai giornalisti un punto di riferimento certo e istituzionale su un tema altamente sensibile quale quello della sanità, anche per evitare di fornire notizie imprecise o inutilmente allarmistiche su fatti di cronaca, con conseguenze negative sulla fiducia dei pazienti verso la categoria medica e per la stessa professione dei singoli medici”, ha sottolineato Magi.

Nell’occasione sono stati presentati anche i dati relativi alle aggressioni subite da medici e altri operatori della sanità. Cifre preoccupanti che dimostrano un ricorso crescente a violenze di vario genere – da quella semplicemente verbale a quella fisica e sessuale – contro chi indossa un camice bianco, soprattutto se donna. “Un clima sociale e mediatico che occorre assolutamente rasserenare per evitare che si allarghi e si cronicizzi una sorta il conflitto tra pazienti e chi ha la missione di curarli”, ha ammonito il presidente dell’OMCeO di Roma. “E in questo l’informazione può fare molto, ecco perché oggi si apre una fase nuova e costruttiva nel rapporto tra la nostra professione e quella del giornalismo attento e responsabile. Per tale motivo saranno organizzati anche corsi di formazione e di aggiornamento congiunti”. 

Analogamente sono stati illustrati anche i numeri delle aggressioni e le intimidazioni – ben 423 – subite nel 2017 da giornalisti, dati forniti dall’Osservatorio “Ossigeno per l’informazione”.

Tutte criticità che ledono e mettono costantemente in pericolo lo svolgimento delle due professioni, insieme al ruolo sociale che esse devono poter svolgere nel contesto civile, a vantaggio quindi di tutti i cittadini e dei pazienti in particolare.

A cura dell’Ufficio Stampa Fnomceo

Autore: Redazione

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