Quali sono i maggiori problemi affrontati dalle donne medico? E cosa può fare la politica per risolverli? A cercare di dare una risposta a queste domande è stato il convegno “Questione medica al femminile”, organizzato dall’Ordine dei Medici di Bologna il 19 maggio scorso.
Fra i partecipanti, Giovanni Leoni, vicepresidente della Fnomceo e presidente dell’Omceo veneziano che, intervistato a margine del convegno, ha fatto il punto sulle questioni fondamentali che riguardano la presenza femminile nella professione.
“Anche le donne devono avere la possibilità di esercitare questa professione senza però sacrificare la vita privata”, afferma Leoni. “Secondo le statistiche, le donne medico hanno meno figli, tendono a sposarsi più tardi, molte volte restano single per mettere al primo posto la vita professionale”.
“A livello politico occorrerebbe intervenire garantendo la sostituzione di maternità e istituendo asili nido negli ospedali, dedicati ai figli degli operatori sanitari, che così avranno un luogo sicuro in cui portare i propri bambini nei primi anni di vita”, continua Leoni. “Applicare questi due interventi in modo capillare sarebbe già un enorme passo avanti di giustizia sociale”.
Altra questione affrontata dal vicepresidente Fnomceo è la violenza di genere nella Professione: “È uno dei problemi più gravi che stiamo affrontando attualmente, che riguarda soprattutto le guardie mediche e i pronto soccorso. L’Osservatorio sulla violenza, fortemente voluto dal Presidente Anelli e dall’ex ministro Lorenzin, sta cercando di dare una soluzione organica al problema. Inoltre, il forte interesse giornalistico alla questione e il coraggio delle colleghe vittime di violenza che hanno raccontato le loro storie hanno contribuito a portare alla luce il problema. Ci auguriamo che la politica risolva al più presto queste situazioni di dignità professionale”.
Guarda il video integrale dell’intervista. Fonte: Omceo Venezia
Autore: Redazione