“Condividiamo la decisione della Regione di mantenere la didattica a distanza per il secondo e terzo anno delle scuole medie, pur comprendendo le difficoltà che una simile scelta può comportare per le famiglie e per gli insegnanti. È una misura che può consentire di limitare la diffusione dei contagi, come hanno sottolineato nei giorni scorsi i colleghi epidemiologi che hanno esaminato il problema”.
Lo dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto, a proposito del provvedimento adottato dalla Regione in corrispondenza con il passaggio del Piemonte alla “zona arancione”.
I dati disponibili dicono infatti che dall’introduzione della didattica a distanza i casi di positività nella fascia fra gli 11 e i 18 anni di età si sono dimezzati, dopo un deciso incremento dall’inizio dell’anno scolastico.
Allo stesso tempo però, nella settimana dal 9 al 16 novembre, il 42% fra gli studenti delle scuole medie sottoposti a tampone e il 54% del personale scolastico sono risultati positivi, secondo i numeri diffusi dalla Giunta in Consiglio regionale. Si tratta dunque di una situazione che va ancora seguita con grande attenzione e con tutte le precauzioni possibili.
“Per non vanificare i sacrifici chiesti al mondo della scuola e alle famiglie, occorre però che adesso si proceda nello stesso modo in tutti gli ambiti – aggiunge Giustetto -. Purtroppo, vista l’estrema difficoltà di rispettare il distanziamento e le misure di precauzione previste, crediamo sia necessario mantenere chiusi nel periodo natalizio tutti i luoghi a rischio assembramento, come i centri commerciali nei weekend o gli impianti sciistici, anche qualora le indicazioni nazionali permettessero una riapertura. In questo senso, le immagini dell’ultimo fine settimana non sono confortanti”.
Autore: Redazione