È recentemente stato pubblicato ”La sanità che vogliamo”, edito da Moretti e Vitali, a cura di Sandra Morano, specializzata in Ginecologia e Ostetricia e coordinatrice dell’Area Formazione Femminile del sindacato Anaao Assomed.
Il volume nasce dal progetto omonimo e raccoglie i contributi delle mediche e dirigenti sanitarie dell’Anaao Assomed che insieme a professioniste di altri contesti (architette, psicologhe, economiste, filosofe, giornaliste) “hanno inquadrato in 3D l’ospedale, la città, il quartiere, i trasporti, il verde, le difficoltà di comunicazione fra i territori (Medicina Generale, consultori, RSA), cioè il governo con cui si dovrebbe ricostruire la salute del futuro, la prevenzione, l’organizzazione del lavoro, le relazioni”.
Un progetto che è “insieme denuncia e proposta”, che prende le mosse dalla centralità dell’approccio femminile alla cura durante l’emergenza pandemica e propone un nuovo modello di gestione della Sanità, toccando gli aspetti sia organizzativi che pratici – dai luoghi di cura al territorio, dalla formazione alla maternità – orientati a sposare l’autorevolezza professionale con gli “umani protocolli” di fronte alla malattia, alla nascita e alla morte.
Un libro che vuole dimostrare che le donne possono rifondare la sanità: “Saper tenere insieme organizzazione e relazione fa parte di una differente visione di un lavoro che sempre più si configurerà al femminile, capace cioè di elasticità e allo stesso tempo responsabilità.”
Autore: Redazione