Medicina di genere ed emicrania è l’argomento affrontato in un webinar dell’OMCeO di Rimini.
Loreley Bianconi, coordinatrice del Centro di Formazione Medicina di Genere di Rimini e componente del gruppo di lavoro della FNOMCeO sulla MdG, dice: “Abbiamo scelto di parlare di emicrania in ottica di genere perché è una malattia disabilitante, gravata da importanti costi economici, poco conosciuta e poco trattata che colpisce in Italia una donna su tre.
È la nostra prima esperienza virtuale, dopo un percorso di approfondimento in presenza iniziato nel 2018. Abbiamo già presentato ai nostri iscritti e alla popolazione argomenti come le patologie cardiovascolari e cerebrovascolari, l’ipertensione arteriosa, il diabete e la sindrome metabolica, le patologie autoimmuni, l’invecchiamento cerebrale e le dipendenze.
Relatrici al convegno sull‘emicrania altre due componenti del gruppo di lavoro della FNOMCeO sulla medicina di genere: Cecilia Politi e Annarita Frullini. La fisiologia dell’emicrania è stata presentata da Pierangelo Geppetti e Pietro Querzani che ha illustrato l’uso dei farmaci e della terapia con gli anticorpi monoclonali. Matteo Marconi, secondo i dati del quaderno ISS 2018, ha mostrato l’impatto socio economico dell’emicrania in Italia.
Cecilia Politi riprendendo le differenze di genere ha detto “Uomini e donne condividono fattori di rischio cardiovascolare modificabili (fumo, obesità e sovrappeso, inattività fisica, ipertensione e dislipidemia, diabete), ma questi impattano in maniera diversa nei due sessi.
La donna diabetica ha un rischio nettamente maggiore dell’uomo diabetico di essere colpito da ictus, scompenso cardiaco, malattia coronarica e arteriopatia periferica, di andare incontro ad insufficienza renale terminale e demenza vascolare.
Le donne presentano anche fattori di rischio emergenti (ipertensione in gravidanza, diabete gestazionale, malattie autoimmuni, trattamenti per neoplasia della mammella, depressione) che ne condizionano lo stato di salute o di malattia.” – sottolineando come – “l’emicrania ed in particolare l’emicrania con aura è un riconosciuto fattore di rischio per ictus cerebrale (sia ischemico che emorragico) ed infarto del miocardio, e si associa in uomini e donne ad un rischio maggiore di eventi vascolari. Questo rischio inizia sin dal primo anno della comparsa della malattia, è correlato al numero e alla gravità degli episodi emicranici, si mantiene inalterato nel tempo, ed aumenta in maniera esponenziale se il soggetto con emicrania, fuma o fa uso di contraccettivi orali.”
Autore: Redazione