Si è svolta a Portici la quinta giornata di Farmacia Narrativa, ideate dalla responsabile scientifica Daniela Scala.
L’evento patrocinato dalla SIMeN Società Italiana di Medicina Narrativa e dalla SIFO Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici in questa edizione, tingendosi di “genere”, ha esplorato alcuni aspetti del Piano per l’applicazione e la diffusione della MdG, confrontandosi con medici e altre professionisti del sistema sanitario.
Nelle edizioni precedenti si era già mostrata l’utilità della Farmacia Narrativa come approccio completo e trasversale della professione e delle relazioni di cura.
In particolare Maria Ernestina Faggiano ha sottolineato come dall’ascolto differenziato dei bisogni e del vissuto si crei vantaggio per il Farmacista Ospedaliero e dei servizi territoriali che espleta una professione complessa, con il contatto costante con differenti professionisti e tanti pazienti.
Ha aperto il convegno Annarita Frullini parlando di Medicina di Genere e Medicina Narrativa, un binomio che in futuro avrà sempre maggiore valenza poiché la Medicina di Genere prevede un approccio interdisciplinare fra le diverse aree mediche e le scienze umane. Medicina di Genere e Medicina Narrativa inoltre sono trasversali a tutte le discipline e a tutte le competenze professionali. Le pratiche narrative possono essere fondamentali nella didattica e nella percezione delle differenze di genere.
Maria Gabriella De Silvio Vice-Presidente GISeG ha illustrato l’obiettivo della Comunicazione e Informazione nel piano attuativo nazionale della Medicina di Genere.
Promuovere la conoscenza della Medicina di Genere presso tutti gli operatori della sanità e la popolazione generale, coinvolgendo il mondo del giornalismo e dei media è un obiettivo fondamentale. Ugualmente importanti sono i PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) per ogni patologia, percorsi che dovranno essere sviluppati con la sinergia delle professioni della salute, integrando sia la pluralità degli interventi sia una valutazione multidimensionale.
Amelia Filippelli ha parlato di come costruire un Ambulatorio di genere multidisciplinare, per la promozione e il sostegno della salute di genere e per l’ Appropriatezza terapeutica nelle persone transgender, facendo riferimento al documento dell’ISS del giugno 2022.
Maria Ludovica Genna ha illustrato il complesso glossario LGBTQ+ riferito a persone che si identificano come Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans, Queer. Il “+” finale include anche le persone che, pur non identificandosi in una di queste categorie, non si sentono eterosessuali o cisgender.
Fiorenzo Santoleri farmacista ha illustrato le dimensioni dell’aderenza terapeutica tanto influenzate dal genere. Le donne hanno una maggiore probabilità di interrompere il farmaco e minore probabilità di aderire ai farmaci prescritti perché sperimentano una maggiore incidenza di eventi avversi. Santoleri ha concluso ricordando come il primo passo sia quello di scoprire la non aderenza terapeutica. Massimizzare l’aderenza ai farmaci sarà la nuova frontiera del miglioramento della qualità della cura.
La farmacovigilanza di genere presentata da Pasquale Cananzi ha mostrato i dati della farmacovigilanza di genere, raccolti negli anni da Flavia Franconi e Teresita Mazzei. La farmacovigilanza ha confermato che le donne hanno da 1,5 a 1,7 volte in più la probabilità di sviluppare effetti collaterali avversi rispetto agli uomini e e presentano per questo maggiori ospedalizzazioni.
La definizione del rapporto beneficio/rischio di un farmaco è un processo permanente che richiede ampia collaborazione fra molti soggetti e la segnalazione spontanea ha vantaggi e limiti.
Il convegno è stato concluso dalla partecipata descrizione della malattia e del proprio stato da parte di pazienti che si sono raccontati introdotti da Francesco Manguso.
Questo incontro fra farmacisti e medici e altri operatori della salute ha mostrato come si possa approfondire le differenze di genere a partire da competenze diverse e come si possa farlo tenendo conto della potenza della narrazione nella creazione di salute.
Autore: Redazione