La medicina di precisione; il valore e i valori dell’assistenza sanitaria; l’empowerment dei cittadini e dei pazienti; i big data in sanità e nella salute. Sono queste le quattro “parole”, i quattro temi emergenti al centro del dibattito che, in queste ore a Roma (Piazza della Pilotta 4), sta coinvolgendo epidemiologi, ricercatori, farmacologi, medici, rappresentanti delle Istituzioni, economisti, giornalisti provenienti da ogni parte del mondo.
E se Vinay Prasad, oncoematologo dell’Università dell’Oregon e autore dell’articolo “The precision oncology illusion”, pubblicato a settembre su Nature, ha affermato che la scienza cerca sempre di meno le prove e sempre di più gli scoop giornalistici e che “l’oncologia di precisione è seduttiva ma non reale”, se molti partecipanti hanno denunciato le storture della ricerca (gli interessi economici, non tutti trasparenti, il taglio troppo enfatico della comunicazione, le influenze della politica, così importanti soprattutto negli USA, la formazione senza più regole), i relatori medici hanno unanimemente esortato a guardare sempre al paziente come persona.
Al centro del dibattito – e non poteva essere diversamente, per un convegno che, già dal titolo, sottolinea il peso delle “parole” -, in maniera trasversale alle diverse sezioni, la comunicazione.
“Il caso di Bella è stato uno spartiacque in questo senso, perché ci ha fatto capire quanto noi medici fossimo distanti dai pazienti e dalla popolazione, per quanto riguarda le modalità di comunicazione” ha ricordato Roberto Labianca, Direttore dell’Unità di Oncologia dell’ospedale di Bergamo. “Bisogna trovare il tono giusto – ha continuato – informare anche sui risultati negativi, non fare troppi salti in avanti su quelli positivi. La comunicazione, in questi ambiti così delicati, deve essere onesta e seria. Spesso lo è ma dobbiamo smorzare i toni troppo entusiastici. Anche i pazienti hanno un ruolo molto importante ma nel contempo delicato perché, in quanto portatori di legittimi interessi, non sempre riportano i dati in maniera neutra”.
Ad aprire questa mattina i lavori, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi. Il convegno 4words è infatti una costola del progetto Forward, avviato da Il Pensiero Scientifico Editore in partnership con il Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio. L’obiettivo è quello di “anticipare il futuro” in sanità, puntando i riflettori sugli argomenti che, ora in fase embrionale, saranno di attualità nei prossimi anni.
Tuttele informazioni sul Convegnoe sul Progetto ai rispettivilink.
Autore: Redazione FNOMCeO
