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La General Electric dona dieci ecografi portatili ai medici de L’Aquila

Presente alla cerimonia di consegna il Viceministro Ferruccio Fazio
Dieci ecografi portatili donati dalla General Electric ai colleghi de L’Aquila


Con una breve ma significativa cerimonia, svoltasi ieri 1 luglio presso la Scuola della Guardia di Finanza de L’Aquila, il presidente mondiale della General Electric Jeffrey Immelt e il presidente di GE International Ferdinando Beccalli–Falco, hanno donato alla città colpita dal sisma il primo di dieci ecografi portatili di ultima generazione prodotti dalla multinazionale e destinati ai medici di medicina generale.

Presenti il Viceministro della Salute Ferruccio Fazio, il Sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, il presidente della Regione Giovanni Chiodi e il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco incaricato dal Viceministro di coordinare gli aspetti organizzativi e quelli legati alla formazione degli operatori destinatari degli ecografi.

“Questa iniziativa – ha infatti sottolineato Fazio – rientra nell’azione di Governo volta ad implementare la medicina del territorio e a consentire al medico di medicina generale di trattare, entro i limiti delle possibilità offerte dalla struttura, i propri pazienti, evitando in tal modo un eccessivo e a volte ingiustificato ricorso alla ospedalizzazione”.
“L’evoluzione tecnologica – ha aggiunto il Viceministro – ci consente oggi di affiancare l’ecografo al tradizionale stetoscopio, ma nel contempo ci impone uno sforzo sul piano della formazione e un impegno per definire limiti e competenze per i professionisti interessati al progetto. Un progetto che abbiamo deciso di far partire proprio da L’Aquila visto che i recenti tragici eventi ci impongono di ritracciare l’intera mappa della sanità abruzzese”.

Il Sindaco e il presidente della Regione nel ringraziare a nome della comunità il presidente di General Electric hanno accolto con soddisfazione l’idea del Governo di ridefinire, partendo proprio con il progetto aquilano, la medicina del territorio ed hanno annunciato che lo sforzo comune di professionisti e istituzioni ha consentito il pressoché totale ripristino dell’attività dell’Ospedale San Salvatore, in grado ora di eseguire nuovamente interventi di alta specializzazione.

Ha preso quindi la parola il presidente della GE che nel formulare gli auguri a tutta la popolazione per un rapido ritorno alla normalità ha riferito come in un momento di crisi l’azienda abbia sentito il dovere di essere vicina alla popolazione in modo tangibile, non solo con il dono degli ecografi, ma anche attraverso una raccolta di fondi e il dono di tre strutture di intrattenimento.

Tornando alla gestione degli aspetti formativi, organizzativi e gestionali affinché la disponibilità degli ecografi possa risultare incisiva in termini di miglioramento assistenziale, c’è da sottolineare l’impegno del presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco il quale, sostenitore della necessità di tradurre l’iniziativa in un progetto condiviso all’interno della professione medica, ha convocato i rappresentanti delle Società scientifiche di riferimento e i rappresentanti delle Sezione abruzzesi dei sindacati medici.

Un primo incontro, per mettere a punto un programma di formazione di base rivolto ai medici destinatari degli ecografi e che definisca ambiti di intervento e di responsabilità sul piano diagnostico, si è avuto lo scorso 16 giugno e un altro è in programma per domani 3 luglio presso la sede della Federazione degli Ordini. L’idea condivisa è quella di giungere al termine dei percorsi di formazione ad un sistema integrato basato sulla collaborazione tra medici di medicina generale e specialisti.
Perché al di là della donazione delle macchine, di cui saranno grati i cittadini abruzzesi, l’aspetto pregnante di questa iniziativa – come sottolineato dallo stesso Viceministro Fazio – è quello di promuovere in via sperimentale un nuovo profilo della medicina del territorio in grado di realizzare , in ragione delle proprie competenze e capacità di intervento, un filtro nei confronti delle strutture specialistiche.

Autore: Redazione FNOMCeO

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