Dopo la presa di posizione della Federazione Cimo-Fesmed, dopo la levata di scudi di Anaao Giovani, Associazione liberi specializzandi e Giovani medici, anche la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, fa sentire la propria disapprovazione per lo slittamento di quindici giorni, comunicato in corner, dell’apertura della finestra temporale per la scelta, l’assegnazione e l’immatricolazione alle scuole di specializzazione di area sanitaria.
“Il posticipo, comunicato a soli due giorni dalla scadenza – spiega il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – della data in cui i candidati potranno esprimere le proprie preferenze in merito alle tipologie e alle sedi di Scuola di specializzazione da frequentare crea gravi difficoltà. Le crea agli specializzandi, alle loro famiglie, che avranno solo quindici giorni per organizzare spostamenti in altre città, per trovare un alloggio. Le crea all’intero sistema: i ritardi, infatti, riducono drasticamente la possibilità di procedere con gli scorrimenti, aumentando il rischio di perdere borse di specializzazione fondamentali per la tenuta futura del Servizio sanitario nazionale”.
“Ci associamo quindi – chiosa – alla richiesta dei Sindacati medici e delle Associazioni degli Specializzandi di verificare la possibilità di differire anche l’inizio delle attività, rimasto fermo al 1° novembre. Comprendiamo le difficoltà e le lentezze amministrative, ma non devono essere le persone a scontare i ritardi burocratici: il rispetto dei tempi significa rispetto delle persone. Avere un congruo preavviso permette infatti ai giovani e alle famiglie di organizzarsi e di progettare la propria vita”.
Anche sulla presunta compravendita dei test per Medicina, la posizione della Fnomceo è ferma.
“Ricordiamo – aggiunge Anelli – che il rispetto delle regole nell’ammissione a Medicina è un indicatore che incide sull’essere Medico. Per l’iscrizione all’Ordine, infatti, è necessario autocertificare eventuali carichi penali pendenti e condanne pregresse. E, una volta diventati Medici, saranno i principi etici e deontologici a guidare i professionisti non solo nel lavoro, ma nei comportamenti. Invitiamo quindi i giovani ad essere rispettosi delle leggi, dell’etica, dei diritti delle altre persone e a ispirare i comportamenti ai precetti e ai contenuti del Codice deontologico”.
“L’auspicio è, ovviamente, che le irregolarità non siano confermate – conclude – ma è importante fare chiarezza. Bene ha fatto dunque il Ministro dell’Università e della Ricerca ad aprire subito una procedura di indagine e a convocare i rappresentanti della Conferenza dei rettori italiani e del Cisia, il Consorzio che si occupa dei nuovi TOLC”.
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08/09/2023
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO