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Rimini: Maurizio Grossi presenta il convegno “La Sanità tra cura ed economia”

Alla viglia del convegno di sabato 12 maggio "La Sanità tra cura ed economia" (locandina in allegato), il presidente dell’OMCeO di Rimini, Maurizio Grossi, ci racconta genesi e sviluppo della Scuola di etica medica di Rimini, nata in seno all’Ordine provinciale.

Presidente Grossi, come nasce la Scuola di formazione di etica e deontologia medica che avete immaginato e realizzato a Rimini? Quali motivazioni e obiettivi vi hanno spinto?

La Scuola nasce dalla constatazione di una scarsa conoscenza del Codice deontologico medico e dalla necessità sempre più sentita di avere delle indicazioni in tema di etica e deontologia su molti aspetti della medicina, dalla procreazione assistita alla medicina di fine vita, dalla medicina predittiva alla robotica, alla trasmissione di dati sensibili in sanità, ovvero tutti quei momenti in cui il medico si trova solo davanti a delle scelte che sono spesso difficili, complesse e a volte dolorose.  La scuola di etica non vuole dare degli indirizzi precisi di comportamento, ma piuttosto fare delle considerazioni e delle riflessioni su questi argomenti. Il nostro obiettivo è sostenere il medico, non farlo sentire solo di fronte alle scelte professionali quotidiane, che sono sempre più complesse, legate alla complessità della medicina.

Il rapporto medico-paziente, stabile fino alla seconda metà del Novecento, negli ultimi decenni è profondamente mutato: crede che la scuola possa contribuire a migliorare la buona comunicazione, fra medico e cittadino, fondamentale per un consenso esplicito e informato?
Sono sinceramente convinto che la conoscenza dei principi etici e deontologici aiuti nella professione, per potersi avvicinare al paziente in modo appropriato. Arrivare di fronte al nostro cittadino-paziente con dei percorsi basati su riflessioni approfondite in tema di consenso informato   permette al medico del 21° secolo di promuovere la massima partecipazione del cittadino alle scelte decisionali e la adesione alle proposte diagnostico-terapeutiche. Ma permette anche al professionista di essere preparato, eticamente e deontologicamente, a saper desistere da atti diagnostici o terapeutici quando c’è un documentato rifiuto di persona capace.

In un convegno del dicembre scorso avete rilanciato i temi chiave della Carta europea dei principi di etica medica di Kos del giugno 2011, in cui – da parte di tutti i medici europei – veniva sottolineata la necessità di agire in scienza e coscienza, con autonomia e responsabilità e con l’uso equo delle risorse. Quali considerazioni e feedback avete avuto dai vostri iscritti?
Sicuramente le maggiori considerazioni le abbiamo avute in tema di uso equo ed appropriato delle risorse. L’attuale momento di crisi economica, con un sistema sanitario sempre più in difficoltà a mantenere gli attuali livelli di assistenza, richiede che il medico sia responsabile nell’uso delle risorse nel momento della diagnostica, della terapia e dell’ospedalizzazione. Sono fermamente convinto che il medico non possa fare a meno, nella sua quotidiana professione, di lavorare seguendo i precetti etici e deontologici della scienza e coscienza con una nuova attenzione ai principi di economia, intesa questa, come disciplina che permette di utilizzare al meglio le risorse, che è bene ricordarlo, in sanità come in altri ambiti, non sono infinite ma bensì finite.  
La nuova sfida che attende il medico, dopo quella tecnologica, è economico-gestionale, perché attraverso un uso appropriato delle risorse potremo operare per eliminare ogni forma di discriminazione in campo sanitario al fine di garantire a tutti i cittadini stesse opportunità di accesso, disponibilità, utilizzazione e qualità delle cure.

Altre professioni, sanitarie e non, e la cittadinanza stessa vi hanno dato segni di gradimento per questa Scuola e per le iniziative messe in campo?
Siamo solo agli inizi, ma sicuramente c’è molta attenzione su questa iniziativa voluta dall’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Rimini. Ricordo ancora le belle parole del Sindaco della nostra città, che intervenendo nel Convegno di dicembre, il primo della nostra Scuola, ha plaudito alla iniziativa e ha dato la disponibilità a sostenere il progetto. Anche la Direzione Generale della Azienda Sanitaria della Provincia di Rimini ha apprezzato la nascita di una scuola di etica e deontologia medica, tanto che un suo rappresentante siede nel comitato scientifico.  Pensiamo anche alla possibilità di creare momenti di studio interprofessionali, collaborando con le altre professioni sanitarie in primis con gli infermieri, le ostetriche, i tecnici di radiologia.

Cosa si aspetta dal prossimo convegno, in cui la Sanità verrà guardata tra cura, economia ed equità, fra valori e innovazioni?
Personalmente sono già soddisfatto che ci sia un convegno, come quello del 12 maggio, in cui si possa parlare di questi argomenti. Come ho già detto sono argomenti nuovi, ma di estrema attualità. Impongono al medico riflessioni sulla economia, che non deve più essere vista come un ostacolo alla professione medica ma una alleata, perché solo così il sistema sanitario potrà mantenersi equo, sicuro e di qualità.

Autore: Redazione FNOMCeO

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