• Home
  • Archivio
  • Benato: a Brioni, Ordini dei Medici e Università per una formazione medica internazionale

Benato: a Brioni, Ordini dei Medici e Università per una formazione medica internazionale

Arcipelago con reperti di epoca romana, diventato poi sede di vacanze per il maresciallo Tito, Brioni diviene nei prossimi giorni palcoscenico di un dialogo multisettoriale sui temi delle formazione medica che coinvolgono le nazioni confinanti dell’alto Adriatico. L’iniziativa, che coinvolge Croazia e Slovenia, è partita dai presidenti degli Ordini dei medici del Triveneto, in particolare da quelli di Trieste e Gorizia (confinanti con le due nazioni balcaniche e da tempo coinvolti in un fecondo dialogo transfrontaliero, come già approfondito nei giorni scorsi nelle interviste a Chersevani e Pandullo) e Padova.

“Quella di Brioni sarà una giornata di dialogo ed attenzione tra culture confinanti”, sottolinea Maurizio Benato, presidente OMCeO di Padova e vicepresidente della Federazione, presentando il programma della giornata, “Oggi tutti prendiamo atto del mutamento profondo, anche geografico, delle relazioni umane e professionali. La circolazione in tutta Europa del malato e dei medici è un dato emergente e le strutture organizzative e professionali che rappresentiamo hanno la responsabilità di interpretarla, organizzarla, anticiparla. Ben sapendo che per anticipare le problematiche che vivremo con sempre maggior intensità nei prossimi anni, il tema chiave è quello della formazione e della condivisione dei valori dell’educazione continua”.

Formazione come piattaforma comune, quindi: da qui il titolo della giornata di lavoro, “Formazione del Medico. Croazia, Slovenia e Italia a confronto”. Una piattaforma che – vuole rimarcare Benato – non coinvolge “solo” le realtà ordinistiche: “Per questo abbiamo desiderato che questo workshop diventasse un momento di confronto tra Ordini, istituzioni e università, cioè tra i vari soggetti coinvolti nei percorsi formativi e di programmazione sanitaria. Ascolteremo infatti la voce delle facoltà di medicina delle università di Padova, Trieste, Bari, Chieti, Zagabria e Lubiana convinti di trovare linguaggi comuni per progettare una sanità che deve per forza di cose essere in grado di dialogare, soprattutto quando è a stretto contatto di prestazioni. In questo confronto il ruolo degli Ordini è proprio quello di essere patrocinatore del dialogo, come coordinatore della formazione dei professionisti della salute dei vari Paesi”.

Il confronto è possibile, la programmazione, anche. Ma volendo entrare nelle specificità, quali sono le differenze e le similitudini sostanziali tra i vari sistemi ordinistici? “Gli Ordini di Slovenia e Croazia vivono un fortissimo prestigio professionale e sociale. In Slovenia – al pari della situazione tedesca che abbiamo già avuto modo di osservare nei mesi scorsi – l’Ordine ha deleghe molto forti, con un’ampia riserva di competenze che comprende anche la gestione della previdenza e della formazione. In Croazia la forza di una presenza storica permette all’Ordine di confrontarsi con il ministero su tematiche di programmazione professionale. Situazioni differenti dalla nostra, di cui cercheremo di far tesoro…”.

Il workshop occuperà la mattinata di sabato 14 maggio e vedrà un prestigioso elenco dei relatori stranieri, tra cui Hrvoje Minigo, Presidente della Camera dei Medici della Croazia, Zlatko Fras, dell’Associazione dei Medici sloveni nonché presidente dell’Unione europea medici specialisti, Gordana Kalan Živ?ec, Presidente Camera dei Medici della Slovenia, Tatjana Jeren, Presidente della Commissione per l’educazione in medicina della Croazia, Marija Pederin, del Ministero della Sanità della Croazia, Pavel Poredoš, rappresentante Ordine dei Medici della Slovenia, Sven Seiwerth, Direttore della Facoltà di Medicina dell’Università di Zagabria e Andrea Vuga, in rappresentanza della facoltà di medicina e chirurgia della Slovenia.

“Obiettivo finale dei lavori”, è la precisazione di Benato, “sarà quello della firma di un Protocollo d’intesa tra gli Ordini dei tre stati per avviare il reciproco riconoscimento dei crediti ECM”. Il protocollo (che pubblicheremo sul portale FNOMCeO) contribuirà ad una sempre maggior trasparenza ed efficacia nelle relazioni professionali tra i tre paesi confinanti sulle seguenti tipologie formative: formazione residenziale, formazione interattiva, stage presso istituzioni riconosciute, attività di ricerca, docenza ECM e tutoring.

Cogliendo l’occasione del workshop internazionale, si terranno a Brioni una serie di altri momenti di lavoro interno alla Federazione, in particolare di riunirà la Commissione Medici, l’Osservatorio per la femminilizzazione della professione. E’ prevista nella giornata di venerdì anche una riunione dei presidenti del Triveneto, che già da Bolzano (link) hanno iniziato a incontrarsi con precisa regolarità.

Autore: Redazione FNOMCeO

Documenti allegati:

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.