Un gruppo di ricercatori svedesi, coordinato da Johan Frostegard, partendo da alcune osservazioni precedenti, secondo cui alti livelli di anticorpi contro la fosforilcolina hanno una funzione protettiva dei vasi, ha verificato l’effetto di questa sostanza sul rischio di ictus.
In una ricerca pubblicata su Stroke, gli scienziati hanno confrontato 227 persone che hanno subito questo evento negli ultimi 13 anni, eliminando i possibili fattori confondenti (fumo, diabete, colesterolo). Dal confronto è emerso che avere livelli dell’anticorpo inferiori al 30 per cento della media significa avere un rischio di ictus maggiore e nelle donne tale rischio è quasi triplo.
Autore: Redazione FNOMCeO