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Arezzo, MMG a confronto sui temi della prevenzione: le riflessioni di Maurizio Benato

Ad Arezzo i medici di medicina generale si confrontano sui temi della prevenzione, svolgendo un compito istituzionalmente ad essi attribuito e che sempre più ricopre un ruolo fondamentale per la tutela della salute.
La prevenzione, sia essa primaria o secondaria, determina infatti una ricaduta positiva non solo sul benessere della collettività ma anche sulla sostenibilità di un Sistema sanitario sempre più in difficoltà a fronte del costante aumento di “richiesta di salute”.

L’occasione di dibattito la offre il 5° Congresso Regionale SIMG Toscana e 1° Congresso Nazionale SIMG – Area Prevenzione in programma nei giorni 1 e 2 ottobre presso il Palazzo della Provincia. L’iniziativa patrocinata dalla FNOMCeO, dall’ISDE – Italia, dagli OMCeO provinciali di Firenze e Arezzo e dalla locale ASL 8.

Parlare di prevenzione vuol dire anche affrontare la complessità dell’interazione tra salute e ambiente, di come prevenire patologie legate all’inquinamento, di come collaborare per garantire uno sviluppo sostenibile, promuovere comportamenti e stili di vita responsabili e condotte utili per sé e per gli altri. Aspetti, questi ultimi, che saranno al centro dell’incontro/dibattito su “Fattori di rischio ambientale emergenti: ruolo dei MMG nelle istituzioni, nella professione e nelle OMG, nella tutela dell’ambiente e nella prevenzione della salute”, moderatore Maurizio Benato Vicepresidente della FNOMCeO, che concluderà la prima giornata dei lavori.

Partendo dal concetto espresso dalla Carta di Padova, frutto della collaborazione tra la Federazione degli Ordini e l’ISDE, che di fatto concretizza quanto espresso dall’art. 5 del Codice di deontologia medica, (“Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale determinante più importante della salute dei cittadini …… “), il dibattito analizzerà i riflessi che l’educazione, la comunicazione e la costante opera di prevenzione, attuata negli ambulatori dai medici di famiglia, possono avere per l’intera collettività internazionale.

Presidente Benato può fornirci qualche anticipazione sui contenuti di questo confronto fra MMG ?
Credo sia significativo riflettere innanzi tutto su alcuni dati che ben rappresentano l’impatto dell’inquinamento sulla salute. Secondo l’OMS l’esposizione ambientale è responsabile di quasi un quarto di tutte le malattie e più del 33% delle malattie nei bambini al di sotto dei 5 anni è dovuto a fattori ambientali.
 In questa tavola rotonda parleremo quindi dei tanti aspetti del problema, dell’alimentazione, dei danni causati dalle polveri sottili, dallo smog, dal fumo di sigaretta, senza dimenticare l’inquinamento elettromagnetico e da rumore e vibrazioni. Parleremo anche di combustibili e di trasporto merci ed ancora di uso dei prodotti chimici e della loro eliminazione in sicurezza.

E’ possibile avanzare una stima sugli effetti positivi, in termini di vite umane, di una corretta opera di prevenzione?
Un recente rapporto dell’Oms dimostra come molte patologie potrebbero essere evitate attraverso interventi mirati.
Qualche esempio. Prevenire l’esposizione ai fattori di rischio sopra citati salverebbe circa 4 milioni di vite all’anno solo fra i bambini, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Sempre nei Paesi più poveri, dove quasi una morte su tre è dovuta a fattori ambientali, più del 40% dei decessi per malaria e circa il 94% per malattie diarroiche potrebbero essere prevenuti con una politica ambientale adeguata. In breve ogni anno sono più di 13 milioni i decessi per cause ambientali che si potrebbero prevenire.

Quali sono le malattie più influenzate da condizioni ambientali sfavorevoli?
Le quattro principali sono la diarrea, l’infezioni del tratto respiratorio inferiore, le varie forme di incidenti involontari e la malaria. Occorrerà pertanto promuovere misure igieniche e metodi sicuri di conservazione dell’acqua, incentivare la ricerca per ottenere carburanti più puliti e sicuri, aumentare la sicurezza nella costruzione degli edifici, senza sottovalutare l’utilizzo ragionato delle sostanze tossiche sia in ambiente domestico che sul posto di lavoro.
In quest’opera è necessario che settori come quello dei trasporti, dell’energia, dell’agricoltura e dell’industria forniscano la loro collaborazione.

Quali sono – dottor Benato – le malattie che in assoluto presentano la mortalità più elevata legata a fattori ambientali?
Sempre secondo il rapporto dell’Oms 2,6 milioni di morti ogni anno sono addebitabili a malattie cardiovascolari , 1,7 milioni di morti ogni anno per malattie diarroiche, 1,5 milioni per infezioni del tratto respiratorio inferiore, 1,4 milioni ogni anno per cancro e circa 1,3 milioni di morti per broncopneumopatia cronica ostruttiva.
In breve l’ambiente influenza significativamente più dell’80% di queste malattie principali.

Autore: Redazione FNOMCeO

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