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Fermo: Giornata del Medico e presentazione del libro “Sanità e professione medica nel Dipartimento del Tronto”

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Fermo, presieduto dalla Dott.ssa Anna Maria Calcagni, celebra la quinta edizione della Giornata del Medico il prossimo 23 novembre presso il Teatro Comunale di Porto San Giorgio.

Questo appuntamento annuale è un importante momento aggregativo e occasione per valorizzare i molteplici interessi culturali dei medici: dalla musica, alla poesia, alla fotografia, tanti i medici dell’Ordine che ogni anno, grazie alle loro passioni, contribuiscono attivamente all’organizzazione dell’evento. I Giovani medici, che prestano il Giuramento di Ippocrate e si affacciano ora alla professione, sono premiati insieme ai colleghi più anziani, con anni di onorato servizio. E’ un’occasione in cui l’Ordine si riconosce e ricorda la propria identità professionale, alla presenza delle Istituzioni, attraverso la riscoperta delle sue origini storiche e del contributo che nei secoli ha offerto alla crescita del territorio.  

Il programma dell’evento prevede la presentazione del volume, promosso dallo stesso Ordine, patrocinato dalla FNOMCeO e realizzato grazie alla collaborazione con lo Studio Firmano per la storia dell’arte medica e della scienza, dal titolo “Sanità e professione medica nel Dipartimento del Tronto: medici, chirurghi e levatrici nel distretto di Fermo agli inizi dell’ Ottocento”, edito da Andrea Livi editore in Fermo. Autrice dell’opera è la dr.ssa Fabiola Zurlini, Vice-Direttore e Responsabile della Ricerca Scientifica dello Studio Firmano, che ha curato anche le pubblicazioni promosse dall’Ordine nelle precedenti edizioni.

Il volume, che completa il percorso storico avviato in questi anni, riscopre una pagina inedita della storia medica fermana, nei primissimi decenni dell’Ottocento, durante il Regno d’Italia. Il territorio fermano è parte del Dipartimento del Tronto, con  capoluogo a Fermo, sede di prefettura e di molti altri uffici amministrativi. Con l’età napoleonica la salute e l’igiene pubblica vengono poste al centro degli interessi della politica: la salute è un bene da tutelare, perché la forza degli stati dipende dalla floridezza della loro popolazione. Le epidemie sono lo spettro temibile in grado di distruggere gli stati, decimandone la popolazione e portando fame e carestie; per tale ragione vanno combattute con tutte le forze. Regolamenti, commissioni dipartimentali, podestà e sindaci, sotto l’autorità del prefetto contribuiscono a vigilare sul legale e corretto esercizio della professione medica. Nel volume è stata ricostruita la rete delle condotte mediche del distretto di Fermo e ne sono state studiate le dinamiche con le autorità del territorio, attraverso la preziosa documentazione archivistica del Dipartimento del Tronto, conservata presso il locale archivio di stato, per la prima volta qui edita. Così come viene illustrata  per la prima volta  l’istituzione, nel 1811, della scuola di ostetricia fermana e la formazione professionale di levatrici del territorio fermano ed ascolano, inviate a Milano, presso la scuola di ostetricia dell’Ospizio di S. Caterina alla Ruota, per studiare e conseguire l’abilitazione professionale. Nel contesto della tutela dell’igiene pubblica è stata analizzata anche l’istituzione del nuovo cimitero fermano, in relazione alle misure adottate dal Prefetto del dipartimento, per la prevenzione di epidemie e della formazione di ambienti insalubri. I cimiteri diventano un pericolo per i vivi e, per tale ragione, si devono osservate regole ben precise nella loro edificazione, nella tumulazione dei cadaveri e nella manutenzione ambientale.

Per informazioni: OMCeO Fermo – tel. 0734221610 Fax: 0734216527 e-mail: segreteria@omceofermo.191.it

Autore: Redazione FNOMCeO

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