Esportare a livello nazionale il “modello pugliese” sulla Medicina Generale: a proporlo è oggi il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, che, intervistato da FNOMCeO Tg Sanità a margine dell’assemblea regionale della Fimmg di questa mattina a Bari, ribadisce il suo apprezzamento per l’Accordo Integrativo Regionale appena ratificato dalla Giunta.
E proprio l’accordo è stato al centro dell’incontro odierno: a commentarlo, oltre al Segretario Fimmg Puglia, Antonio De Maria, al Segretario nazionale Silvestro Scotti, allo stesso Anelli, nella doppia veste di Presidente della FNOMCeO e dell’Ordine barese, anche esponenti di punta della politica Regionale, tra i quali il Governatore Michele Emiliano, l’Assessore alla Sanità Raffaele Piemontese e la Presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone. 88 milioni di euro le risorse investite, provenienti anche dall’extra gettito fiscale e dai fondi del PNRR. L’AIR interviene a livello organizzativo garantendo la presenza continuativa dei medici nelle AFT, le Aggregazioni funzionali territoriali e affiancandoli con collaboratori di studio. Investe inoltre sull’assistenza domiciliare, tramite l’assunzione di 200 infermieri, e sulla digitalizzazione.
“Con l’accordo sulla medicina generale in Regione Puglia, la Regione scioglie gli ormeggi e fa prendere il largo alla nave della medicina generale” esordisce Anelli nel video.
“Sposa in pieno – spiega – l’idea che la presa in carico, l’allungamento della vita attraverso il rapporto continuativo con il medico, l’attività dei medici di medicina generale sia sottolineata e sia sostenuta. E si schiera abbondantemente contro l’idea di dare servizi ai cittadini semplicemente attraverso le ore e quindi attraverso la dipendenza. Lo fa anche investendo dal proprio bilancio regionale numerose risorse per sostenere la medicina generale”.
Positivi, secondo il Presidente FNOMCeO, anche gli effetti sull’occupazione.
“D’ora in poi – continua – i medici non saranno più soli: dovranno essere necessariamente affiancati da almeno un collaboratore di studio e, lì dove è possibile, da un infermiere. Nasce finalmente quell’equipe, quell’iniziale equipe di professionisti che dovrebbe caratterizzare, secondo noi, la riforma della medicina generale”.
Apprezzamento, inoltre, per il metodo: in Puglia l’accordo è stato raggiunto ascoltando le istanze dei lavoratori, in un processo di partecipazione democratica che ha visto la politica attenta al dialogo.
“Viene introdotto – aggiunge ancora Anelli – un nuovo principio importante, che è quello che richiama l’articolo 1 della nostra Costituzione, la Repubblica fondata sul lavoro. Lavoro significa, per la nostra Repubblica, democrazia; democrazia significa partecipazione: aver sottoscritto un accordo insieme con le rappresentanze sindacali significa aver sposato l’idea dei ponti, della condivisione, di quello che Papa Leone XIV chiama oggi il dialogo, evitando la tentazione di imporre dall’alto le proprie ideologie”.
In conclusione, ma non ultimi per importanza, gli effetti sulla salute pubblica e sulla presa in carico dei cittadini.
“Infine – chiude infatti Anelli – ritengo che il processo della medicina generale in Puglia porterà molti benefici. Sappiamo tutti che gli studi internazionali dicono che il rapporto continuativo, e non quindi il rapporto ad ore, produce benessere, produce soprattutto un aumento e un miglioramento degli indicatori di salute, allungando la vita dai cittadini. Credo che questa sia una buona notizia per tutti i pugliesi: spero che diventi anche una buona notizia per tutti gli italiani”.
Guarda il video: https://youtu.be/yNrJnbfryyY
Scarica il video: Anelli su AIR pugliese medicina generale.mp4
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17 maggio 2025
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO