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L’andamento delle malattie professionali negli ultimi vent’anni

Il dato preliminare è che i lavoratori tutelati dall’INAIL, secondo le stime dell’indagine, si aggirano intorno ai 17 milioni, e cioè corrispondono a circa il 70-75% dei lavoratori effettivamente attivi nel Paese. Il dato di rilievo è che "l’andamento delle denunce di malattia professionale ha subito negli ultimi 7-8 anni un netto incremento".

Benché la situazione non sia omogenea, e quindi il quadro risulti estremamente frammentato a seconda della regione di riferimento, l’incremento complessivo, nell’ultimo ventennio, sarebbe del 31%. Percentuale che sale fino al 41% circoscrivendo l’esame al periodo compreso tra 2008 2 2013.

Ma quali sono le malattie professionali? Stando al codice sanitario riportato nella documentazione delle denunce, la prevalenza delle patologie si registra in ambito oncologico; in aumento anche le malattie osteo-artro-muscolari (che occupano i due terzi delle malattie professionali oggi riconosciute), mentre sarebbero stabili i disturbi dell’apparato respiratorio e in diminuzione ipoacusie e malattie cutanee.

Per quanto concerne i settori lavorativi, nei vent’anni in esame gli ambiti di provenienza quantitativamente più significativi includono agricoltura, costruzioni, servizi, sanità e trasporti, ai quali vanno contrapposti l’industria manifatturiera e metalmeccanica, in cui le denunce di malattia professionale, nello stesso arco di tempo, sono diminuite.  

L’analisi, nella sua versione integrale, si può scaricare dal sito della SNOP (Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione) che l’ha pubblicata.

Autore: Redazione FNOMCeO

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