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OMCeO Palermo. La riforma della disabilità: il nuovo certificato medico introduttivo, cosa cambia. Dal 30 settembre attivo anche a Palermo e provincia

15 settembre 2025. Nell’ambito delle recenti modifiche normative sulla disabilità, i medici certificatori sono chiamati a un ruolo centrale nella corretta compilazione del certificato medico introduttivo, documento indispensabile per avviare l’iter di accertamento della condizione di disabilità. Previsto dal D.Lgs. 3 maggio 2024, n. 62 e disciplinato dal D.I. 10 aprile 2025, n. 94, il certificato viene trasmesso telematicamente all’INPS dal medico certificatore, senza necessità di domanda da parte del cittadino. La sperimentazione, avviata il 1° gennaio 2025 in nove province (Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste) e aggiornata dal 12 luglio per i casi di autismo, diabete di tipo 2 e sclerosi multipla, sarà estesa a Palermo dal 30 settembre 2025, quando il nuovo sistema diventerà l’unico canale valido per attivare le istanze.

L’ordine dei medici di Palermo invita pertanto tutti gli iscritti a consultare attentamente la documentazione ufficiale disponibile sul portale INPS e trasmessa dalla FNOMCeO (in allegato); adeguarsi tempestivamente alle nuove procedure, così da evitare ritardi nelle pratiche a danno dei pazienti; segnalare eventuali difficoltà operative così da consentire all’OMCeO di intervenire nelle sedi opportune a supporto della categoria.

Le novità principali
Con l’entrata in vigore del decreto, l’INPS rilascia una nuova versione della piattaforma telematica. Le novità riguardano soprattutto:

  • l’aggiornamento della modulistica elettronica, che ora include sezioni specifiche per le tre patologie sopra indicate, con campi mirati alla raccolta di dati clinici utili alla valutazione della disabilità;
  • il maggior dettaglio dei dati richiesti: il medico certificatore dovrà inserire parametri clinici, laboratoristici e funzionali pertinenti alla patologia di riferimento, seguendo i criteri stabiliti dal decreto interministeriale;
  • l’uniformità della procedura a livello nazionale, così da garantire omogeneità di trattamento e ridurre i margini di incertezza per i pazienti e per le commissioni di accertamento;
  • il controllo e la tracciabilità: l’INPS rafforza i sistemi di monitoraggio dei certificati per migliorare la qualità dei dati inviati e velocizzare i tempi di convocazione a visita.

Cosa cambia per i medici
Le principali novità operative riguardano:

  • l’invio esclusivamente telematico: non sarà più necessario che il cittadino presenti una domanda amministrativa all’INPS perché il procedimento si attiva direttamente con il certificato compilato dal medico.
  • La nuova modulistica: la piattaforma richiede dati clinici più dettagliati e specifici per le tre patologie incluse nella fase di avvio.
  • Il ruolo centrale del medico certificatore: il certificato diventa l’elemento cardine dell’intero iter di accertamento, con maggiore responsabilità nella corretta compilazione.

Certificati già trasmessi
Un chiarimento importante contenuto nella nota INPS riguarda le pratiche già avviate:

  • i certificati medici introduttivi che, alla data del 12 luglio 2025, risultino in stato “presentato” restano pienamente validi;
  • se per queste pratiche è stata già fissata la data di convocazione a visita, queste seguiranno il percorso tradizionale e non richiederanno un nuovo invio tramite la piattaforma aggiornata;
  • la nuova procedura, quindi, si applica esclusivamente ai certificati redatti e inviati dopo l’entrata in vigore del decreto.

Cosa cambia per i medici
Per i medici impegnati nell’attività di certificazione, la novità comporta alcuni adempimenti pratici:

  • formazione sull’utilizzo della nuova piattaforma INPS, con familiarizzazione rispetto ai modelli aggiornati;
  • attenzione a utilizzare esclusivamente la nuova modulistica per tutti i certificati redatti dal 12 luglio in avanti;
  • accuratezza nella compilazione, poiché i nuovi campi sono stati concepiti per rendere il quadro clinico del paziente più chiaro e completo sin dalla fase introduttiva.

In particolare, i medici specialisti (neurologi, endocrinologi, psichiatri e neuropsichiatri infantili) e i medici di medicina generale sono chiamati a un ruolo centrale nella compilazione del certificato, che rappresenta il primo e indispensabile passo per il riconoscimento dei diritti assistenziali dei pazienti affetti da queste patologie croniche e invalidanti.

Obiettivi della riforma
Secondo l’INPS, la revisione delle procedure ha una duplice finalità:

  • semplificare e rendere più efficiente l’iter di accertamento delle condizioni di disabilità;
  • assicurare maggiore equità di accesso ai benefici e alle prestazioni collegate, grazie a un modello standardizzato e a criteri condivisi a livello nazionale.

 

Ufficio Stampa OMCeO Palermo

Autore: Redazione

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