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POS Professionisti: Zanetti risponde all’interrogazione parlamentare di Causi

Il Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, On. Enrico Zanetti, ha risposto nella seduta di mercoledì 11 giugno 2014 della Commissione Finanze della Camera dei Deputati ad un’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Causi recante “Problematiche relative all’obbligo per i soggetti che esercitano attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito”.

L’On. Marco Causi ha evidenziato che “l’introduzione dell’obbligo di accettare il pagamento attraverso i suddetti strumenti sia ormai imminente, e come il Governo debba pertanto realizzare un’adeguata campagna di comunicazione istituzionale volta a informare i consumatori, nonché istituire rapidamente un tavolo di confronto tra il Governo, le banche e i rappresentanti degli operatori economici e professionali, al fine di ridurre al minimo i costi di utilizzo delle carte di debito a carico di commercianti, artigiani e professionisti”.

Il Sottosegretario di Stato Enrico Zanetti, nel concordare con le considerazioni dell’On. Marco Causi, ritiene prioritario svolgere in tempi brevi un tavolo di confronto tra il Governo, le banche e i rappresentanti degli operatori economici e professionali interessati e, successivamente, realizzare una campagna d’informazione nei confronti dei consumatori.

Il Sottosegretario Enrico Zanetti ha in conclusione sottolineato che “con specifico riferimento all’istanza presentata dal Consiglio nazionale degli architetti per ottenere l’annullamento del citato decreto ministeriale del 24 gennaio 2014, di cui è cenno nell’interrogazione, si fa presente che il TAR Lazio ha respinto l’istanza cautelare ritenendo inesistente il fumus boni iuris atteso che il decreto impugnato sembra rispettare i limiti contenutistici ed i criteri direttivi fissati dalla richiamata fonte legislativa. Per quanto riguarda la circolare interpretativa del Consiglio nazionale forense, ugualmente citata nell’interrogazione, essa interpreterebbe la normativa nel senso di introdurre un onere, piuttosto che un obbligo giuridico, il cui campo di applicazione sarebbe limitato ai casi nei quali sarebbero i clienti a richiedere al professionista la forma di pagamento tramite carta di debito. In tal senso, sembra in effetti deporre il fatto che non risulta associata alcuna sanzione a carico dei professionisti che non dovessero predisporre della necessaria strumentazione a garanzia dei pagamenti effettuabili con moneta elettronica”.

Autore: Redazione FNOMCeO

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