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ONDA, primo studio di “genere” sulla incidentalità stradale

ONDA, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, ha realizzato, in collaborazione con l’ANIA (Fondazione per la sicurezza stradale), il primo studio di “genere” sulla incidentalità stradale. La conclusione della ricerca è che le donne sono vittime due volte. Nel 2007, oltre 55.000 donne italiane sono state coinvolte in incidenti stradali che hanno causato lesioni permanenti, con invalidità di oltre 9 punti. Nella maggior parte dei casi, le donne erano o trasportate o pedoni. Dunque il 37% delle donne italiane risultano invalide permanenti a seguito  di incidenti  (tra queste, il 54% erano pedoni e il 58% trasportate). Questi dati – spiegano i curatori della ricerca  – evidenziano che le donne sono soggette vulnerabili perché subiscono gli esiti negativi della guida pericolosa degli altri.

Ma, come detto, esse sono vittime due volte, perché l’incidente ha delle dirette conseguenze anche all’interno del nucleo familiare. La donna deve, infatti, riorganizzare la sua vita domestica e lavorativa rinunciando frequentemente, in parte o del tutto, alle fonti di reddito da lavoro; essa deve ricostruire l’ambito delle relazioni primarie e riaffermare il proprio ruolo coniugale e genitoriale.

Infine i costi: il danno provocato da incidenti stradali che hanno causato invalidità permanente è pari a 31 miliardi di euro nel solo 2007.

Autore: Redazione FNOMCeO

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