Applicazioni a prova di privacy

La comunicazione mediata dalla tecnologica è un fenomeno che interessa sempre più da vicino anche l’ambito medico, non solo per la diffusione di smartphone e tablet, di per sé ormai capillare, ma anche per le specifiche potenzialità che social media e app possono offrire per raccogliere e condividere informazioni, agevolando per esempio il monitoraggio dei dati, la ricerca, e anche la promozione dei contenuti ritenuti validi.

La progressiva familiarità nell’uso di questi strumenti, tuttavia, non sempre coincide con un livello altrettanto alto di consapevolezza. Soprattutto in materia di privacy, ambito dalle molte sfaccettature di cui gli utenti conoscono, spesso, soltanto la superficie. Per accrescere l’alfabetizzazione sul tema il Garante per la protezione dei dati personali ha dato avvio a una campagna informativa: un video di animazione intitolato “APP-prova di privacy”, in cui vengono illustrate alcune semplici indicazioni di base: ricordare, per esempio, che alcune app possono accedere a rubrica dei contatti, localizzazione, foto e video degli smartphone su cui sono installate; ma anche che l’autorizzazione di accesso a questi dati è una scelta dell’utente (a patto che ne sia consapevole).

Pensata soprattutto per un pubblico giovane, la compagna informativa può essere utile a ogni neo-utente, a prescindere da età e professione.

Il video si può vedere qui

Autore: Redazione FNOMCeO

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