“L’Italia ha bisogno di voi. Ha bisogno di nuovi camici, di nuovi entusiasmi. La novità è che noi della Fnomceo non vi lasceremo soli. Stiamo lavorando affinché nessuno di voi resti intrappolato nel limbo dell’inoccupazione, della sottoccupazione, perché nessuno di voi sia costretto ad emigrare all’estero per avere una possibilità di carriera. La chiave è una programmazione seria ed efficace. A voi il compito di non smettere mai di sognare, a noi quello di lasciarvi in eredità un futuro migliore”.
Così Roberto Monaco, segretario della Fnomceo e presidente dell’Ordine di Siena, si è rivolto sabato scorso, durante l’Assemblea Generale degli iscritti, ai giovani medici e odontoiatri che hanno pronunciato il Giuramento, secondo la doppia formula, quella di Ippocrate del IV Secolo avanti Cristo e quella moderna, ricevendo una copia del Codice Deontologico. Il Giuramento e la consegna del Codice Deontologico – “Sia la vostra bussola” è stato l’augurio di tutti i vertici della Fnomceo – dei numerosissimi giovani colleghi, quasi tutte donne, è stato uno dei momenti più emozionanti della giornata, insieme alla premiazione, con i Caducei d’oro e d’argento, dei professionisti iscritti da 50 e da 25 anni. Ma l’assemblea è stata anche occasione di scambio e di confronto tra gli attori di quello che lo stesso Monaco ha definito il Gotha della Professione: il presidente e il Vicepresidente della Fnomceo, Filippo Anelli e Giovanni Leoni, il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti, i leader dei tre Sindacati Medici Fimmg, Anaao-Assomed e Cimo, Silvestro Scotti, Costantino Troise, Guido Quici, il Presidente della Federazione tra cooperative di medici e di operatori sanitari, Maurizio Pozzi, il Coordinatore nazionale del tribunale dei Diritti del Malato – Cittadinanzattiva Tonino Aceti, il sociologo e filosofo della medicina Ivan Cavicchi, tutti insieme seduti nel Salotto dell’Ordine.
“Se l’Ordine è la casa dei medici – ha affermato sempre Monaco – voi siete gli ospiti e gli ospiti si ricevono in salotto”. A fare gli onori di questa casa così ospitale, Eva Crosetta, già conduttrice de L’Ora della Salute su La 7 e ormai ‘un’amica, quasi una parente’ di Monaco e dei medici senesi.
Sul tappeto, un tema importante: l’analisi delle condizioni del Servizio Sanitario Nazionale, che proprio nel 2018 compie 40 anni, e mostra i primi acciacchi, le prime rughe. Le disuguaglianze di salute, innanzitutto, la federalizzazione della sanità, l’aziendalizzazione che ha portato a privilegiare i pareggi di bilancio agli obiettivi di salute, il task shifting e quelli che Cavicchi ha definito i ‘tentativi di eteroguidare il medico’, la crisi economica e i costi sempre più alti delle tecnologie e della cronicità.
Tanti problemi, ma altrettante soluzioni. Perché, come è stato più volte ripetuto nella giornata – tanto che Silvestro Scotti ha parlato di ‘rondo’’ – ‘i medici non sono i problemi, sono la soluzione; non sono un costo, sono produttori di ricchezza. Il filo conduttore della giornata è stata proprio questa unità di intenti che si è manifestata tra tutte le componenti della Professione, e anche con i rappresentanti della Società Civile e degli intellettuali. Un’unità di intenti che si è ‘sentita’ anche nel passaggio del testimone tra i medici più ‘grandi’ e i giovani neo-iscritti, e nel ricordo di Eolo Parodi, mentore e ispiratore di Oliveti , di Mauro Barni e degli altri medici scomparsi nell’anno passato. Un’unità di intenti che guiderà la Professione verso gli Stati Generali del 2019, di cui l’incontro di Siena ha tracciato un primo percorso.
“Quello che vogliamo lanciare con gli Sati Generali è un messaggio di speranza: vogliamo cambiare la sanità e vogliamo farlo insieme ai cittadini” ha affermato Anelli. Se il buongiorno si vede dal mattino, i presupposti per fare goal ci sono tutti.
A cura dell’Ufficio Stampa Fnomceo
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO