Il Comitato Centrale, la riunione del Gruppo di lavoro “Professione, Ambiente e Salute”, un Workshop nazionale, organizzato dall’Ordine di Taranto, da quello di Brindisi, dalla Federazione tutta, dall’ISDE, l’Associazione internazionale dei medici per l’ambiente: saranno queste le tre tappe salienti della due giorni che, a Taranto, il 27 e 28 settembre, vedrà riuniti medici da tutta l’Italia, per indagare, nella Città dell’acciaio, le ricadute delle variabili ambientali sulla Salute.
E, questa volta, non saranno solo le neoplasie ad essere al centro della discussione, ma un versante meno indagato degli effetti ambientali sulla salute: le ripercussioni dell’inquinamento sulla funzione riproduttiva, oltre che su quelle endocrine e neurosensoriali.
“Il fatto che al convegno – spiega il presidente ospite, Cosimo Nume – partecipino l’intero Comitato Centrale della FNOMCeO, con il suo presidente Amedeo Bianco, e la Commissione nazionale Ambiente, presieduta da Emanuele Vinci, è testimonianza che l’attenzione nei confronti di Taranto e dei suoi problemi, e più in generale alla questione ambientale, non è soltanto un impegno dei medici tarantini e brindisini, bensì il comune sentire dell’intera professione”.
“E la professione medica – gli fa eco Emanuele Vinci, presidente OMCeO di Brindisi e Coordinatore del Gruppo di lavoro “Professione, Ambiente e Salute” della FNOMCeO – ha nel suo codice genetico la consapevolezza del nesso indissolubile tra ambiente e salute. Nessuna comunità, nessun governo o singolo uomo può ignorare che l’essere umano è parte integrante di un più vasto mondo biologico e che la sua vita dipende dalle condizioni dell’ecosistema in cui è inserito”.
Autore: Redazione FNOMCeO