Ad affermarlo è la Fnomceo, che si unisce alle principali sigle sindacali mediche, che hanno supportato la raccolta di firme lanciata da Cittadinanzattiva attraverso gli attivisti del Tribunale peri Diritti del Malato, firme che saranno consegnate al Ministro della Salutee al Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni.
“L’uguaglianza e l’universalità sono tra i principi fondanti del nostro Servizio Sanitario Nazionale– afferma il Presidente Fnomceo, Roberta Chersevani -. L’imposizione del Superticket viola tali principi, e li viola due volte: la prima, ponendo uno sbarramento nell’accesso alle cure e alle prestazioni per tutti quei soggetti, e sono sempre di più, che devono centellinare le risorse loro e delle loro famiglie per poter vivere dignitosamente; costoro o rinunciano a curarsi,o si rivolgono sempre più al privato, che offre le stesse prestazioni a costi concorrenziali e in tempi più rapidi, depauperando dunque le Casse dello Stato.
La seconda, trovando applicazione in maniera diversa nelle diverse Regioni: e la Fnomceo ha più volte ribadito, in tutte le sedi istituzionali, che nella Sanità non ci può e non ci deve essere un’Italia a diverse velocità”.
“Né il Superticket deve essere sostituito da altri interventi – aggiunge-, come il paventato ‘ticket sui Codici Verdi’, che sarebbero altre inique barriere al libero e universale accesso alle cure, compromettendo inoltre l’efficienza e l’efficacia dei nostri Pronto Soccorso e ditutto il Servizio Sanitario Nazionale”.
“La sostenibilità del nostro Sistema Sanitario non può essere perseguita a colpi di interventi finanziari che da ‘straordinari’ e‘temporanei’ diventano definitivi – conclude -. La politica deve finirla di guardare alla Sanità come a un facile cassetto da cui attingere fondi, e tornare a vederla come risorsa in cui investire, fonte di crescita e di sviluppo sociale e civile per il Paese, come sancito dalla nostra Costituzione”.
Autore: Redazione FNOMCeO