Nella seduta del 22 giugno 2011 della Commissione Istruzione Pubblica, Beni Culturali del Senato si è svolta l’audizione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi (vedi file allegati) all’interno dell’indagine conoscitiva sugli effetti connessi all’eventuale abolizione del valore legale della laurea.
La FNOMCeO ha in particolare evidenziato che, con riferimento all’attuale assetto globale della formazione universitaria per la laurea magistrale in medicina e odontoiatria, pur con alcuni limiti e difformità, le nostre facoltà mediche ed odontoiatriche universitarie offrano sufficienti garanzie per una preparazione professionale che sia conforme con gli standard fissati dall’ordinamento didattico nazionale e che l’abolizione del valore legale della laurea in medicina e odontoiatria non rappresenti necessariamente una condizione sufficiente a garantire un miglioramento del percorso formativo.
La Federazione ha quindi espresso forti dubbi sul venir meno della certezza dal punto di vista giuridico del titolo conseguito che è la certificazione comprovante la conclusione di un percorso formativo compiuto secondo la normativa vigente. Infine, la Federazione – in ordine all’abilitazione professionale- ha rilevato che essa nella forma attuale, basata sul superamento di quiz, non ha alcuna funzione abilitante. L’esame deve essere totalmente riformato e configurato in una prova da cui effettivamente emergano le capacità di diagnosi e di terapia in situazioni concrete. Al pari che in altre Professioni ed in altri Paesi l’abilitazione professionale deve essere sottratta completamente ad ogni possibile conflitto d’interesse tra controllore e controllato. La senatrice Gravaglia e il senatore Asciutti intervenuti hanno concordato con le osservazioni proposte dalla FNOMCeO.
Autore: Redazione FNOMCeO
