Interrogazione e risposta del Governo – Sull’accesso alla facoltà di medicina e l’accesso alle scuole di specializzazione e di medicina generale. Nella interrogazione si rileva che la conversione in legge n.128 del 2013 del decreto-legge n.104 del 12 settembre 2013, recante misure urgenti materia di istruzione, università e ricerca, con l’articolo 21 ha modificato il decreto legislativo n. 368 del 1999, introducendo la graduatoria nazionale e la commissione unica per l’esame di specializzazione medica. I medici abilitati che parteciperanno al concorso di accesso alle scuole di specializzazione necessitano di conoscere il programma di studio per orientare la loro preparazione. Il numero di specialisti in servizio presso il Sistema sanitario nazionale è in continua diminuzione mancando l’adeguato ricambio generazionale che dovrebbe essere garantito dal numero di contratti di formazione nelle scuole di specialità. Si chiede come il Ministro intenda assicurare l’ottimale organizzazione e gestione del concorso nazionale in modo che non si verifichino gli errori dello scorso anno, e se intenda richiedere l’ausilio delle forze dell’ordine nelle sedi concorsuali per garantire un ancora più rigoroso controllo dello svolgimento delle prove in tutta Italia e quali azioni il Ministro intenda porre in essere per incrementare il numero dei contratti di formazione specialistica e di medicina generale al fine di mantenere l’efficienza del sistema sanitario nazionale e non mettere a rischio la tutela della salute dei cittadini italiani. Nella seduta della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati del 18 giugno 2015 interviene la Sottosegretaria Angela D’ONGHIA che risponde all’interrogazione sottolineando in via preliminare che con decreto ministeriale n. 315 del 26 maggio scorso, è stato emanato il bando per l’anno accademico 2014/2015. Tale bando, le cui prove si svolgeranno dal 28 al 31 luglio, prevede complessivamente 6.364 contratti di formazione specialistica, di cui 6.000 messi a disposizione dallo Stato, 335 dalle Regioni e 29 da altri Enti. Si è, quindi, realizzato, come auspicato dall’On.le interrogante, un significativo incremento del numero dei contratti di formazione. Per quest’anno, grazie all’impegno del MIUR per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie ad aumentare il numero dei contratti, la dotazione iniziale – con la quale sarebbero stati attivati circa 5.000 contratti finanziati con risorse statali – è stata ulteriormente incrementata fino ad arrivare a 6.000 contratti statali. Con riferimento alla questione segnalata dall’On.le interrogante circa l’ottimale organizzazione e gestione del concorso, è opportuno evidenziare che il citato Regolamento stabilisce che venga garantita la presenza, presso ogni sede in cui si svolge la prova di esame, di personale di vigilanza, con il compito di sorvegliare sul corretto svolgimento delle prove. Il MIUR coordinerà l’organizzazione delle prove d’esame e provvedere al supporto organizzativo e tecnico alla Commissione nazionale giudicatrice. Tutto ciò nell’ottica di garantire elevati standard di trasparenza, imparzialità e regolarità di svolgimento delle prove. Infine, in ordine all’obiettivo, auspicato dall’On.le interrogante, di programmare l’accesso alle scuole di specializzazione, in modo da garantire a tutti i neo laureati in medicina il completamento degli studi specialistici e del percorso professionale, si precisa che la programmazione esiste ed è formalmente garantita dalle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 368 del 1999 per quanto concerne l’accesso alla formazione post-universitaria. Interviene in replica Filippo CRIMÌ (PD) che si dichiara soddisfatto della risposta. Resta in attesa di conoscere alcuni specifici punti connessi alla questione trattata nel suo atto ispettivo, con particolare riferimento alle modalità di attuazione del prossimo concorso di accesso alle scuole di specializzazione
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