31 luglio 2019 – “Serve l’arresto immediato. Basta indignarsi o esprimere solidarietà ai medici aggrediti. Il ministro Grillo acceleri l’iter legislativo del disegno di legge anti-violenza contro tutti i professionisti sanitari che non ha ancora visto la luce ed è ancora incardinato in Commissione Igiene e Sanità del Senato”. Così commenta il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato l’aggressione subita da due medici ieri sera all’ospedale Ingrassia di Palermo, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia.
“Il testo riconosce ai medici lo status di pubblico ufficiale. In questo modo, i reati commessi da chi aggredisce il professionista nell’esercizio delle sue funzioni – spiega il presidente – sono puniti con pene aggravate e possano essere perseguiti d’ufficio, senza il bisogno di sporgere una querela di parte”.
Quest’anno, ricorda Amato “un medico su due è stato aggredito verbalmente e quattro su dieci hanno subito violenze fisiche. Un numero incredibile, sempre in crescita, reso possibile anche per l’assenza di pene. L’Ordine dei medici continuerà a fare la sua parte con gli unici strumenti a sua disposizione, supporto legale e costituzione civile. Ma la gravità è tale che servono supporti straordinari”.
Autore: Redazione