AIDM: il report del Convegno Nazionale di Pavia

Si è svolto, nei giorni 28, 29 e 30 marzo, a Pavia il XXXIV Convegno Nazionale AIDM dal titolo “Difesa, salute e bellezza per le donne” con la presenza di molte partecipanti giunte da varie città italiane (vedi programma allegato).

L’Associazione è riuscita a creare nella splendida (sia con le brume della nebbia sia con il sole) città di Pavia un confronto fra le principali realtà locali, grazie alla partecipazione attiva di Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia, Giovanni Belloni, presidente dell’OMCeO locale, Antonino Bonaffini, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera della provincia di Pavia, Paolo Favini, direttore sociale dell’ASL, Angela Moneta, direttore sanitario IRCCS Istituto Neurologico Mondino

Il presidente Belloni ha ricordato come, con i trend crescenti di presenza femminile, la medicina sarà in mano alle donne senza che questo, al momento, possa essere definito positivo o negativo. Paolo Favini ha anticipato come la regione e la ASL stiano investendo nel campo della conciliazione per creare un welfare aziendale sanitario e non, considerando sia il benessere degli operatori sia il possibile ritorno d’impresa che ne deriverà.

Hanno aperto i lavori del convegno Laura Lanza, presidente della sezione locale AIDM e coordinatrice della segreteria scientifica, e Caterina Ermio, dal 2013 presidente nazionale dell’AIDM.

Nella tavola rotonda a conclusione della sessione "In difesa delle donne", moderata da Claudio Testuzza, medico e collaboratore de Il Sole 24 Ore, sono state presentate iniziative per il contrasto alla violenza, con gli interventi di Peg Strano Materia (Prefetto) Ivana Petricca (Questore), Ilaria Perinu (Sostituto Procuratore), Milena D’Imperio (vicepresidente della Provincia di Pavia), Paola Bulbarelli (assessore della Regione Lombardia), Cristina Niutta (avvocato), Valentina Morandi (psicoterapeuta della cooperativa LiberaMente) e Francesca Melissano (medico legale).

Sulla violenza sessuale vanno segnalati gli interventi di Alessandra Kustemann della Clinica Mangiagalli di Milano, di Luciano Garofano, ex comandante RIS di Parma, e di Giuseppe Coniglio, Procuratore della Repubblica che, insieme alla collega Vittoria Doretti, coordina la Task Force Interistituzionale di Grosseto.

Numerose e interessanti le relazioni presentate nella sessione “Salute e Bellezza”.

Con Alberto Oliveti, presidente nazionale ENPAM, si è fatto anche il punto sulla certezza previdenziale per i medici, mentre Antonella Vezzani, segretaria nazionale AIDM, ha focalizzato le differenze generazionali nel futuro della professione.

All’incontro era stato invitato anche il presidente Amedeo Bianco che, impossibilitato a partecipare per il concomitante convegno di Grosseto, ha incaricato di un saluto istituzionale Annarita Frullini, coordinatrice Osservatorio FNOMCeO della professione femminile.

Nel portare i saluti del presidente Bianco, Frullini ha ricordato quanto in questi anni sia stato fatto nella vita della Federazione verso il femminile e le donne medico: “Il presidente Bianco – ha detto – si è sempre detto disponibile a sviluppare nuove sollecitazioni e chiede alle donne medico di non emarginarsi nel creare mondi paralleli perché il cammino, sia quello già realizzato sia quello da percorrere, è sempre frutto di rimandi e interazioni fra uomini e donne. Nel suo recente messaggio in occasione della giornata dell’otto marzo Amedeo Bianco ha chiesto a tutte le colleghe di proporsi nei propri Ordini professionali come autrici di nuove prospettive e nuove speranze per promuovere e praticare innovazioni nella medicina e nella sanità, solidarietà tra generi e generazioni, prossimità attiva ai bisogni”.

Il primo strumento è quello dei gruppi di lavoro, osservatorio dei fenomeni e laboratorio di proposte, per incentivare il senso di appartenenza e realizzare una più intensa partecipazione alla vita degli ordini e della Federazione. Ogni Ordine ha gruppi di lavoro su diversi temi e l’attivazione di gruppi su tematiche di genere è stata chiesta ai presidenti OMCeO e CAO.

Annarita Frullini ha concluso ricordando come sia significativa la comune scelta, sia dall’AIDM sia della Federazione, di occuparsi del tema della violenza: "Avevamo assunto l’impegno di occuparci delle ricadute e degli effetti della violenza in genere e di quella domestica/relazionale perché problema medico oltre che sociale ma dobbiamo lavorare per una evoluzione complessiva della società, verso cambiamenti di sistema. Invito le colleghe dell’AIDM, storica associazione, a collaborare in primis con le colleghe presenti nei consigli e nei gruppi di lavoro degli Ordini, sollecitandone l’attivazione dove non presenti, perché ci siano contaminazioni positive fra la vita dell’Associazione e quella della Federazione.
Infine, non dimentichiamo di utilizzare la grande risorsa dello spazio Dimensione Donna del Portale della Federazione, attivo dal 2008, che consente di comunicare e può essere strumento di rete per attività e iniziative, cassa di risonanza per energie e competenze"
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Autore: Redazione FNOMCeO

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