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Al via la collaborazione tra FNOMCeO, Farmindustria e Assobiomedica

Dopo le rappresentanze sindacali, le Società scientifiche, le associazioni per i diritti dei malati e le associazioni dei consumatori è stata la volta degli industriali del farmaco e delle biotecnologie.
Proseguendo sulla strada della condivisione e del confronto per cercare di risolvere alcune forti criticità che gravano sul sistema sanitario, il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco ha incontrato nei giorni scorsi il presidente di Farmindustria, Sergio Dompé e quello di Assobiomedica, Angelo Fracassi, per un primo incontro su una bozza di documento, predisposto dalla Federazione degli Ordini, volto a ridefinire i rapporti tra i medici e l’industria.


“Da oltre un anno – ha detto il presidente Bianco aprendo i lavori – è cambiato la politica e i modo di fare della Federazione ed abbiamo deciso di intraprendere un percorso per ricercare, insieme a tutti i soggetti comunque preposti alla tutela della salute, possibili soluzioni che possano rappresentare un “motore di promozione” della qualità professionale, della qualità dei servizi resi al cittadino, nonché  di equità di accesso alle cure”.


“In questa nostra disamina a largo raggio – ha continuato Bianco – non poteva mancare l’argomento farmaci. Per questo oggi ci ritroviamo intorno ad un tavolo FNOMCeO, Farmindustria, Assobiomedica, organizzazioni sindacali e rappresentanti delle Società scientifiche, in un incontro delle “buone volontà”, per verificare la possibilità di avviare un percorso per  ridefinire i rapporti tra i medici e la ricerca, il marketing , l’editoria scientifica e, più in generale, i rapporti tra i medici e l’informazione/formazione promossa dall’industria,  per rendere più forte e trasparente il legame tra chi produce e chi “utilizza” i prodotti farmaceutici e i presidi biomedicali”.


Sergio Dompé ha ringraziato il presidente Bianco per avere avviato questa iniziativa che può rappresentare, ha detto, un momento fondante per reimpostare, alla luce di quanto si sta verificando, i rapporti intercategoriali in modo trasparente, onde evitare che gli errori di pochi possano creare un gravame sui molti.
“Il mio convincimento – ha dichiarato Dompé – è che il ruolo di traino della FNOMCeO, rappresenta oggi un patrimonio di tutti. Questa coesione con i professionisti della salute va incrementata con un dialogo forte e una trasparenza convinta che dia la possibilità di affrontare con serenità e senso di responsabilità i vari problema sul tappeto, coinvolgendo anche apparati istituzionali come l’AIFA e le regioni”. Dompè non ha mancato poi di sottolineare come, grazie alla determinazione di Farmindustria, poi seguita da Assobiomedica e con l’appoggio della FIMS e di alcuni sindacati medici, si siano già poste le basi per raggiungere risultati significativi.
Ponendo in primo piano la correttezza del dialogo intercategoriale, Dompé si dichiarato d’accordo sulle finalità del documento proposto dalla FNOMCeO, mentre sugli aspetti metodologici ha auspicato di poter trovare insieme una strada comune integrando il documento con uno elaborato da Farmindustria.


“Non abbiamo avuto l’opportunità di approfondire il documento inviatoci in anteprima dalla FNOMCeO – ha detto Angelo Fracassi presidente di Assobiomedica – ma da una prima analisi possiamo affermare che in esso sono contenuti aspetti interessanti da approfondire, anche se l'”asticella”, a cui in questi casi si fa riferimento, sembra posizionata ad un livello molto alto”.
“Tuttavia da parte nostra, quale associazione di imprenditori che rappresenta l’asse tecnologico della salute, esiste la massima disponibilità a ricercare insieme la strada migliore per garantire piena  trasparenza nei rapporti tra produttore e utilizzatore. Questo perché – ha aggiunto – pur consapevoli che il nostro interlocutore diretto non è il medico ma la struttura in cui esso opera, abbiamo accolto con interesse questo invito al confronto, perché riteniamo importante il ruolo che svolge l’Ordine professionale sullo scenario dell’assistenza sanitaria,  come riteniamo importante migliorare la comunicazione tra gli addetti ai lavori e ricercare insieme meccanismi in grado di garantire trasparenza nei rapporti”.

“La nostra – ha detto Amedeo Bianco a conclusione dell’incontro – è una proposta per avviare un percorso collettivo di crescita,  siamo pertanto pronti ad accogliere suggerimenti di merito e metodologici per migliorarla e renderla più autorevole, consapevoli che ci stiamo muovendo in un settore dove i conflitti di interesse sono inevitabili, ma la nostra sfida è  quella di gestirli e farli divenire un valore aggiunto”.
Mi sembra condivisibile la proposta avanzata dal presidente Dompè di coinvolgere le istituzioni, soprattutto a fronte della sempre crescente presenza dell’industria asiatica nel settore farmaceutico, una presenza non sempre caratterizzata da una concorrenza corretta sul piano etico e della qualità del prodotto”.


La FNOMCeO in collaborazione con l’Ordine provinciale di Rimini ha promosso un convegno sul tema delle biotecnologie in programma il 14 e 15 marzo, nel corso del quale intende dare notizia di questa collaborazione avviata con le rappresentanze degli industriali.
L’incontro si è concluso con l’impegno da parte dei presidente di Farmindustria e Assobiomedica  di inviare, in tempo utile per l’evento di Rimini,  un documento che illustri il punto di vita dell’industria sulle tematiche al centro del confronto con i professionisti.



                                                                            

Autore: Redazione FNOMCeO

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