Una campagna mondiale di informazione per la salute della donna interamente condotta sui social media. Si tratta di Well! (Women Empowerment Learning Links), ideata e promossa dal Comitato per la salute della donna e i diritti umani della Federazione internazionale di ginecologia e ostetricia (Figo) e dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), che dedicherà nove mesi – la durata di una gravidanza – alla prevenzione e alla salute delle donne.
Ogni mese – da luglio a marzo 2019 – sarà affrontato un tema specifico: si inizia con la preservazione della fertilità, cui seguiranno il counselling preconcezionale, la contraccezione, la gravidanza, i parti sicuri, la prevenzione della violenza di genere e delle infezioni sessualmente trasmissibili, gli stili di vita sani, i miti da sfatare, la promozione del rispetto della donna. Attraverso l’uso di post composti da testo e immagini, pubblicati su una pagina Facebook e un profilo Instagram dedicati, per ogni tema saranno fornite informazioni utili basate su dati scientifici, allo scopo di fare chiarezza e di condurre all’adozione di comportamenti volti a migliorare la qualità della vita.
“Siamo convinti che i social network possano e debbano essere utilizzati per diffondere valori positivi e veicolare informazioni scientifiche con mezzi facilmente accessibili per creare consapevolezza e partecipazione attiva in tema di salute”, ha dichiarato Chiara Benedetto, presidente del Comitato per la salute della donna e i diritti umani della Figo. “La conoscenza genera cambiamento: per questo i messaggi che diffonderemo sono rivolti non solo alle donne ma anche agli uomini. Informazione corretta e collaborazione di tutti possono essere le chiavi di volta di un circolo virtuoso che permetterà di migliorare la propria qualità di vita e a tutelare la salute di chi ci circonda”.
La campagna, diffusa nei diversi Paesi dalle Società nazionali di ostetricia e ginecologia, è lanciata a livello mondiale dalla Federazione internazionale di ginecologia e ostetricia (Figo).
Fonte: Repubblica.it
Autore: Redazione