COMUNICATO STAMPA dell’8 giugno 2011
All’ombra di Ippocrate, nasce l’Etica della Medicina Moderna
A Kos si presenta la Carta europea di Etica medica
“Il medico lenisce le sofferenze rispettando la vita e la dignità della persona, senza discriminazioni di ogni genere, in pace e in guerra”. Comincia così, con un energico richiamo all’uguaglianza degli esseri umani di fronte al Medico, alla Medicina e al Diritto alla Salute, la Carta Europea dell’Etica Medica, che sarà presentata a Kos sabato 11 giugno.
I medici europei, da sempre, credono fortemente che attraverso i principi universali della loro Arte sia possibile una pace vera e duratura. Proprio per dare un segnale forte in questo momento così critico per il Mediterraneo, i presidenti del Ceom – il Consiglio Europeo degli Ordini dei Medici – si riuniscono simbolicamente nella patria di Ippocrate, padre della Medicina, per ribadire e fissare, nero su bianco, i sedici principi etici comuni a tutti i medici del Vecchio Continente.
“Tutti i nostri Codici di Deontologia Medica, pur variando tra i diversi Stati, sono ispirati a principi etici comuni – afferma il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), Amedeo Bianco, che a Kos rappresenterà l’Italia. – Tra questi, fondamentali sono quelli di Universalità e di Uguaglianza: tutti gli esseri umani devono poter essere uguali nel loro diritto alla tutela della Salute, intesa come benessere globale, fisico e psichico, senza distinzioni di età, di sesso, di etnia, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia”.
“Ne consegue – continua Bianco – che la Medicina è un grande veicolo di pace, in grado di guardare oltre le differenze e di ricomporre, travalicandoli, i conflitti”.
È questo un percorso che nasce da lontano: già il 6 gennaio 1987 l’allora Conferenza internazionale degli Ordini dei Medici stabilì dei principi generali di Etica medica a livello europeo, punti che furono fermati nel 1995. Ma è nel 2005, a Sanremo, che viene varato il grande Progetto della Carta Europea della Medicina. Cinque anni dopo, nel marzo 2010, Sanremo si riconferma “Capitale dell’Etica e della Deontologia”, ratificando il “Documento di Consenso”.
Ora questo cammino ha un suo primo coronamento a Kos: all’ombra del platano sotto il quale, secondo la tradizione, Ippocrate amava insegnare ai suoi allievi, il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, e gli altri presidenti degli Ordini dei Medci europei leggeranno ciascuno un articolo della Carta. Una Carta che, oltre a riprendere le basi morali che fondano i Codici Deontologici dei vari paesi, ricalca e dà rilievo ai principi del Giuramento che ancora oggi – nella versione rimodernata dalla FNOMCeO nel 2007 – viene letto dai giovani medici all’atto dell’iscrizione all’Albo.
“Parafrasando Ippocrate – sottolinea Bianco – possiamo dire che descrivere il passato, comprendere il presente, prevedere il futuro è il compito non solo della Medicina, ma delle leggi etiche che sottendono questa preziosa Arte”.
E quale sarà, per guardare, appunto, al futuro, il prossimo tassello? Un Codice Deontologico europeo, unico per tutti i Paesi membri, a garanzia del sistema della libera circolazione dei pazienti.
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Autore: Redazione FNOMCeO