In che modo l’inquinamento atmosferico può passare nella catena alimentare? E con quali conseguenze per l’uomo?
Negli ultimi decenni si è notato un incremento di alcune patologie – in primis alcuni tipi di tumori, danni all’apparato riproduttivo e malattie neurodegenerative – per i quali è dimostrata o fortemente sospettata l’origine alimentare e ambientale.
Agli onori della cronaca è balzata ad esempio recentemente la diossina, che passa nella catena alimentare attraverso il latte, sia quello degli animali sia quello materno. Diversi studi tossicologici convergono sul fatto l’esposizione a livelli anche bassi di diossine durante i periodi cruciali dello sviluppo possa indurre danni permanenti alla salute, in particolare sulla fertilità femminile e maschile.
Proprio per fare il punto su queste correlazioni, la Scuola Veneta di Medicina Generale organizza, venerdì 24 maggio, presso la sede dell’Ordine dei Medici di Padova, l’incontro dal titolo: “Ambiente e salute: inquinamento atmosferico e delle catene alimentari, interferenze sul genoma umano e rischi per la salute”.
L’evento, che vedrà come relatori il vicepresidente della Federazione e presidente dell’Ordine di Padova, Maurizio Benato, il coordinatore nazionale del Comitato scientifico dell’ISDE – Associazione italiana medici per l’ambiente, Ernesto Burgio, il biologo Gianni Tamino e il Medico del lavoro Paola Zambon, è patrocinato dalla FNOMCeO.
Attraverso un programma molto articolato, che si allega, saranno affrontate tutte le ricadute dell’ambiente e dell’alimentazione sulla salute umana, dalla pandemia di obesità e diabete all’incremento delle malattie del neuro-sviluppo, neurodegenerative e tumorali dovuto a fattori inquinanti.
Autore: Redazione FNOMCeO