Ambiente e inquinamento: salute a rischio

Report n. 31/2010    

AMBIENTE E INQUINAMENTO: SALUTE A RISCHIO

Secondo un’analisi effettuata da Legambiente, la città fa male alla salute. Chi vive in una metropoli, oltre a dormire 30 minuti di meno a notte, è soggetto a un continuo stress dovuto al traffico cittadino. I dati sono stati presentati dall’Associazione ambientalista italiana in occasione della 5^ Conferenza Ministeriale ambiente e salute svoltasi a Parma, organizzata dai Ministeri della Salute e dell’Ambiente italiani e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Europea.

Stando a quanto dichiarato da Alberto Fiorillo, il responsabile mobilità di Legambiente, sono gli incidenti stradali, l’insonnia, l’obesità e tanti piccoli problemi a minare la nostra salute. Ben 6 italiani su 10, sono soggetti al così detto “stress da traffico’’. Lo stare in coda per ore e ore, suscita la litigiosità del 61% degli automobilisti, sempre pronti ad attaccare briga per qualsiasi motivo. Ogni abitante passa almeno un’ora al giorno bloccato nel traffico, muovendosi a una velocità media che in pochissimi casi arriva a 25 kmh.

I romani trascorrono circa 74 minuti al volante, mentre napoletani e torinesi rispettivamente 63 e 62. Seguono i milanesi con 60 minuti e palermitani e genovesi con 58 e 53 minuti. Solo a Torino c’è una maggiore mobilità corrispondente a 26kmh. Nell’arco del 2008 si sono registrati 168.088 incidenti che hanno causato 228.325 feriti e 2.076 morti.

Sono 10 milioni, meno del 10% della popolazione, a superare i 130kg di peso. Oltre a una vita sedentaria e a una cattiva alimentazione, l’utilizzo dell’auto come principale mezzo di movimento, è una delle principali cause di sovrappeso. Se ci recassimo a piedi o in bici a lavoro diminuiremmo del 50% il rischio di obesità. L’inquinamento acustico è considerato dal 36,4% dei cittadini, un problema grave. Come non citare lo smog, pericolosissimo per la nostra salute e presente in grande quantità in città.

A superare i livelli d’inquinamento a esso legati, sono 57 paesi su 88. A Napoli si contano 156 superamenti del limite medio giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo. I valori sono elevati anche a Torino con 151, ad Ancona  con 129 e a Ravenna con 126. La legge prevede solo 35 giorni di superamento durante l’anno. Record raggiunto nei mesi estivi per i livelli di ozono.

Nonostante l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2010 di una nuova legge per la tutela della salute umana che obbliga a non superare 120 microgrammi per metro cubo per più di 25 giorni, quasi 32 città monitorate su 50, non la rispettano.

P.S. Come sempre chi fosse interessato ad approfondire, la documentazione completa è a disposizione presso il Centro Studi e Documentazione della FNOMCeO

Roma 22/03/2010

Autore: Redazione FNOMCeO

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