“Ambiente e salute, inquinamento e patologie correlate sono oggi argomenti di scottante attualità che richiedono l’attenzione di tutti coloro, istituzioni e categorie professionali, che a vario titolo sono preposti alla tutela della salute. Sull’emergenza rifiuti in Campania e a Napoli in particolare, il nostro ruolo e la nostra cultura professionale, pertanto, ci pongono in una posizione non marginale per le inevitabili implicazioni sanitarie che ne possono scaturire”.
Con queste parole il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco ha aperto i lavori di una commissione di studio convocata il 29 gennaio presso la sede della Federazione degli Ordini, con il compito di avviare una riflessione all’interno della professione medica sulle cause che hanno portato a questa emergenza nazionale, ma soprattutto sulle possibili soluzioni da proporre, doverosamente e con spirito di collaborazione alle istituzioni, al fine di garantire ai cittadini, al momento dello smaltimento, i più alti livelli di tutela sanitaria.
“Credo infatti – ha aggiunto Bianco – che un confronto tra medici e tecnici sui vari modelli di smaltimento, che oggi avremo l’opportunità di conoscere grazie alla presenza di due esperti, consentirà di avviare un percorso di studio per individuare e proporre le soluzioni più idonee per far fronte a questa emergenza e, superata la quale, contribuire alla messa a punto di un nuovo progetto strutturato di smaltimento“.
Questo impegno la FNOMCeO intende assolverlo attraverso la stesura di un documento da parte del Comitato Centrale, convocato nel capoluogo partenopeo per il giorno 8 febbraio. Seguirà, nella giornata successiva, una conferenza stampa per illustrare a istituzioni e opinione pubblica le proposte dei medici italiani.
Alla riunione, oltre a Bianco , erano presenti i presidenti degli Ordini della Campania, Scalera (Napoli), Mascia (Caserta), Luciani (Benevento), Davanzo (Avellino), il vicepresidente di Catania Sciacchiatano, i presidenti di Modena, D’Autilia e di Udine, Conte, Scassola di Venezia e Miserotti di Piacenza.
Completavano il gruppo di studio due esperti Marco Caldiroli di Milano (Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro) e Michelangiolo Bolognini (Uf Igiene e Sanità Pubblica della Regione Toscana).
Scalera, Mascia e Davanzo, che vivono giorno dopo giorno l’emergenza rifiuti, hanno sottolineato l’opportunità di modulare le proposte in modo che non risultino, almeno per quanto attiene l’emergenza, in antitesi con le soluzioni già avviate dal commissario De Gennaro. Questo per non creare ulteriori motivi di tensione tra la popolazione e per dare alla collettività un segnale di coerenza istituzionale di fronte ad un problema tanto grave.
“Senza prescindere – hanno aggiunto i presidenti della Campania – dalla necessità di avviare quanto prima, anche con il contributo dei medici, iniziative mirate per sviluppare tra i cittadini della regione una più solida cultura ambientalista che possa in futuro, che si spera prossimo, contribuire ad rendere efficaci le soluzioni strutturali che verranno avviate dopo l’emergenza”.
L’incontro si è concluso con l’impegno da parte degli esperti di redigere una traccia tecnica che rappresenterà di fatto l’ossatura del documento “politico” che verrà discusso, approvato e diramato dal Comitato Centrale della FNOMCeO e che rappresenterà la posizione ufficiale dei medici italiani di fronte ad una emergenza di così vasta portata.
Autore: Redazione FNOMCeO