Amedeo Bianco scrive al Direttore dell’Aifa

                                                                        PROF. GUIDO RASI
                                                                        Direttore Generale AIFA


                                                                        e, p.c: ALLE OO.SS. MEDICHE


                                                                        ON. MAURIZIO SACCONI
                                                                        Ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali
                                                                        PROF. FERRUCCIO FAZIO
                                                                        ON. FRANCESCA MARTINI
                                                                        ON. EUGENIA ROCCELLA
                                                                        Sottosegretari di Stato alla Salute



Illustre Direttore,
alla scrivente Federazione sono pervenute preoccupate segnalazioni, secondo le quali nell’agenda della prossima riunione della Commissione tecnico-scientifica dell’AIFA, sarebbe stata posta la questione riguardante l’obbligatorietà, per i medici, di prescrivere medicinali attraverso l’esclusiva indicazione del principio attivo.

Tale questione, alquanto controversa, non è nuova e in più occasioni abbiamo manifestato tutta la nostra perplessità su un simile orientamento, in ragione di almeno due profili.

Il primo attiene direttamente e immediatamente ai ruoli e ai compiti della scrivente Federazione e cioè la tutela dell’autonomia e della responsabilità della prescrizione medica.

E’ a tutti ben noto che alla bioequivalenza dei principi attivi può non corrispondere la bioequivalenza del farmaco nel suo complesso somministrato, sia sotto il versante strettamente farmacologico (vie di assunzione, assorbimento, reazioni, intolleranze etc.), sia rispetto alla “compliance” dei pazienti, che sappiamo essere determinante per alcune patologie e alcune classi di utenti (utenti fragili).

In questa oggettiva variabilità è dunque quanto mai preziosa e inalienabile l’azione prescrittiva autonoma e responsabile del medico, che non può né deve venire meno, essendo una funzione di tutela non ad altri né altrimenti delegabile.

Il secondo profilo attiene all’aspetto economico, cioè all’obiettivo di realizzare quanto più possibile “risparmi” sui costi della farmaceutica.

Naturalmente non ci dichiariamo estranei a obiettivi di ricerca dell’efficienza nell’uso delle risorse, ma pensiamo che tale strumento sia tra quelli meno efficaci e meno appropriati a conseguire i suddetti fini.

Come è noto, già la legislazione vigente consente per i farmaci bioequivalenti, di rapportare il costo di rimborso al prezzo più basso del prodotto (bioequivalenti) sul mercato.

Alla luce di queste considerazioni, riteniamo che sia quanto mai opportuno, su tale specifica questione, e più in generale sui temi dell’assistenza farmaceutica, avviare e mantenere nel tempo un confronto aperto e responsabile, al quale ci dichiariamo fin da ora assolutamente disponibili in ragione del nostro status giuridico che ci vede, quali Enti ausiliari dello Stato, rappresentanti di interessi generali e non di parte.

Nel ringraziarLa per l’attenzione e nell’auspicio di un positivo riscontro, Le porgo i più cordiali saluti.

Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.