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Anche la FNOMCeO al Forum Risk Management. Monaco: “Sicurezza degli operatori e sicurezza delle cure sono due facce della stessa medaglia”

FNOMCeO
Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici
Chirurghi e degli Odontoiatri

Ci sarà anche la Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) alla tredicesima edizione del Forum Risk Management in Sanità, che – dedicata ai quarant’anni del Servizio Sanitario Nazionale – si è aperta questa mattina a Firenze (Fortezza Da Basso).

Lo farà, per la prima volta, con un Convegno istituzionale, organizzato proprio da Fnomceo e dedicato alla violenza sugli operatori sanitari, che si svolgerà il 30 novembre dalle 9,00 alle 18,30 in sala Vasari, e con uno stand, aperto sempre il 30 in concomitanza dell’incontro.

“Non potevamo non essere presenti a questa edizione, che si propone di monitorare risultati e criticità del nostro Servizio Sanitario Nazionale a quarant’anni dalla sua istituzione – afferma il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. Tra le questioni ancora aperte, abbiamo voluto accendere una volta di più i riflettori sull’escalation di violenza contro i medici e gli operatori della sanità. L’aziendalizzazione della sanità, che ha trasformato i medici in tecnici, le prestazioni sanitarie in merci, i pazienti in consumatori, ha minato alla base l’alleanza medico-paziente, creando un’evidente frattura nel delicato mondo sanitario, in cui la reciproca fiducia, tra curato e curante, è il cemento che tiene insieme il Servizio sanitario pubblico. Di qui il ripetersi di aggressioni ai danni dei colleghi, su cui viene scaricata la responsabilità e di conseguenza la rabbia dei pazienti e dei loro familiari per ogni vero o presunto malfunzionamento del sistema”.

Al convegno del 30, moderato da Cesare Fassari, direttore responsabile di Quotidiano Sanità, parteciperanno tra glia altri, oltre allo stesso Anelli, al Segretario della Fnomceo Roberto Monaco e al Vicepresidente Giovanni Leoni, Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi, la Federazione degli Ordini delle Professioni infermieristiche, e Nicola Draoli, componente del Comitato Centrale della stessa Federazione, Monica Calamai, Direttore Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione sociale della Regione Toscana,  Silvestro Scotti, Segretario nazionale Fimmg, Antonio Magi, Segretario nazionale Sumai, AndreaPiccinicini, Vicepresidente Cimo, Flavio Civitelli, Segretario Regione Toscana Anaao,  Tiziana Frittelli, Presidente Federsanità Anci, Ranieri Guerra, Assistant General Director OMS. A portare la loro testimonianza, un medico, Rocco Pugliese, aggredito ripetutamente mentre svolgeva, a Crotone, la sua attività professionale nell’ambito dell’emergenza- urgenza e un giornalista, Giulio Gori, del Corriere fiorentino.

La violenza non è un fenomeno che riguarda solo gli operatori della sanità, ma permea trasversalmente tutta la società civile, rivoltandosi contro chi rappresenta i suoi valori: medici, infermieri, ma anche docenti e, appunto, giornalisti – spiega il Segretario della Fnomceo, Roberto Monaco, che è anche presidente dell’Ordine dei Medici di Siena e Direttore UOC Qualità e Rischio clinico azienda Usl Sud Est sede operativa di Siena presso Usl Sud Est Toscana -.Abbiamo voluto portare queste testimonianze perché la problematica della violenza non si affronta solo in termini di condanna, ma anche alzando l’attenzione e soprattutto creando soluzioni di tipo organizzativo per aumentare la sicurezza. Il risk management, infatti, non riguarda solo la sicurezza delle cure, ma anche quella degli operatori, che solo lavorando in ambienti sicuri potranno garantire un servizio adeguato”.

Abbiamo chiesto che il reato delle aggressioni contro gli operatori sanitari fosse perseguibile d’ufficio, perché il più delle volte il medico aggredito non denuncia, per vergogna, per rassegnazione, ma anche per paura – aggiunge Filippo Anelli -. Oltre a ciò servono soluzioni immediate di tipo strutturale, come la ricollocazione di tutte le guardie mediche in ambiente protetto e la valutazione della sicurezza delle sedi secondo i principi del risk management”.

Occorre, soprattutto, nel medio lungo periodo, un netto cambiamento di rotta a livello culturale per ricostruire il patto di fiducia tra medici e cittadini, che è imprescindibile per l’alleanza terapeutica – conclude Anelli – In una Sanità intesa come impresa, in cui l’erogazione di servizi e prestazioni sanitarie viene equiparata alla produzione delle merci, si annida anche la crisi del rapporto fiduciario medico-paziente, con le sue conseguenze più preoccupanti, come il dilagare di fenomeni di violenza e il diffondersi di un’informazione sanitaria non attendibile. Laddove il paziente è un consumatore, il medico perde automaticamente autorevolezza, diventa detentore di un sapere “da scaffale” e relativo”.

E proprio per ricomporre la frattura tra scienza medica e società, e rinsaldare l’alleanza terapeutica, è nato il sito della Fnomceo Dottoremeveroche, che si propone di rispondere alle più comuni domande di salute dei cittadini secondo le più aggiornate evidenze scientifiche. Il sito, già presentato questa mattina da Maria Renza Guelfi, professoressa dell’Università di Firenze e componente del team multidisciplinare di Dottoremeveroche, sarà al centro dell’attenzione anche nel Convegno istituzionale del Ministero della Salute “Comunicare in Sanità: le sfide di oggi e di domani”, che si svolgerà il 29 novembre, dalle 14 alle 18,30, all’Auditorium della Fortezza Da Basso. A presentarlo, l’Ufficio Stampa Fnomceo.

Ufficio Stampa Fnomceo
informazione@fnomceo.it
27/11// 2018 

Autore: Redazione

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