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Anelli (FNOMCeO): “1° maggio triste, ci rincuora la vicinanza delle Istituzioni e dei cittadini”

“È un Primo maggio triste, quello di oggi. Perché viene all’indomani delle esequie della collega Barbara Capovani, che ricorderemo il 3 con una fiaccolata a Pisa, alla quale parteciperà anche la Fnomceo, e con fiaccolate satelliti in tutte le Regioni, organizzate dagli Ordini territoriali”.

Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli.

È una giornata triste – continua Anelliperché, attraverso i giornali ma anche tramite lettere indirizzate direttamente a noi, continuano ad arrivarci notizie di violenze: ultime quelle di due guardie mediche, una dottoressa a Ittiri, in provincia di Sassari, aggredita insieme alla guardia giurata; e un’altra dottoressa che, lasciata sola in una sede distaccata della Toscana, ha lanciato un grido di dolore scrivendo direttamente alla Federazione. E poi, un medico donna e due infermiere del Punto di primo soccorso di Follonica, quattro giorni fa. E tantissimi infermieri nelle scorse settimane. Non è bastata una tragedia come quella di Barbara per sensibilizzare contro la violenza, per far rispettare i curanti. Siamo vicini ai colleghi aggrediti, agli Ordini interessati, a Nicola Addis, Presidente di Sassari, ultimo territorio colpito da questa nuova ondata di violenza, che neppure una morte così drammatica sembra arrestare”.

È una giornata triste – aggiunge – più in generale, per la crisi che sta vivendo il nostro Servizio sanitario nazionale, una crisi che nega ai cittadini il diritto di essere curati e ai medici e operatori il diritto di curare con serenità e in sicurezza. Anche per questo, per poter garantire tali diritti, siamo scesi e di nuovo scenderemo in piazza”.

“Ci rincuora tuttavia la vicinanza delle Istituzioni – afferma Anellidel Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha voluto essere con noi venerdì scorso all’ultimo Consiglio nazionale.  Del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha conferito la Medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica ‘ai medici, esempi eroici impegnati in prima linea in tutti i settori e specialità nei reparti ospedalieri, sul territorio, nell’assistenza domiciliare e nella ricerca scientifica, che con grande coraggio e profondo senso di umanità hanno operato al di là delle umane possibilità mettendo spesso a rischio la propria vita, affrontando un virus sconosciuto senza risparmio di energie, privilegiando la salute del paziente e l’azione di contrasto della pandemia rispetto alla sicurezza personale”.

“Ci consola la vicinanza della Chiesa – prosegue – con le parole a difesa del Servizio sanitario nazionale pronunciate in più occasioni da Papa Francesco. Con l’intervento del Presidente della Cei, Cardinal Matteo Zuppi, che, esprimendo il suo cordoglio per Barbara Capovani e la sua ferma condanna contro la violenza, ha ringraziato i medici e gli operatori delle strutture sanitarie che si fanno ogni giorno ‘buoni samaritani’ verso coloro che soffrono di disagio psichico e le loro famiglie, esortando la politica a riconoscere il valore di questo servizio, sostenendolo con risorse adeguate. Con la partecipazione, giovedì scorso, al nostro Comitato Centrale del Vicepresidente della stessa Cei, Monsignor Francesco Savino, che ci ha esortato alla responsabilità: verso i più fragili, verso la società, verso i cambiamenti come l’autonomia differenziata, che rischia di dividere il paese, e l’intelligenza artificiale, che, ha detto, non potrà mai sostituire le nostre mani, la nostra testa, il nostro cuore. Verso il Servizio sanitario nazionale, elemento di garanzia dei diritti ma anche di coesione sociale, perché sulla sanità si gioca il destino di tutti”.

Ci sostiene, soprattutto – conclude Anellila vicinanza di tanti cittadini, che hanno compreso questo, e manifestano spontaneamente a difesa del Servizio sanitario nazionale, patrimonio comune che non possiamo e non dobbiamo sacrificare”. 

 

Ufficio Stampa e Informazione FNOMCeO
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01/05/2023

Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO

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