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Anelli (Fnomceo): “Bene Fiaso su precari SSN, senza dimenticare la formazione”

Sottoscriviamo l’appello della Fiaso volto a stabilizzare i 66.029 professionisti sanitari assunti per sopperire all’emergenza Covid e attualmente in condizioni di precariato”.

A sostenere la proposta inviata dalla Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato, ai Capigruppo parlamentari e alla Conferenza delle Regioni, per consentire la stabilizzazione del personale che nell’ultimo anno e mezzo ha affrontato in corsia l’emergenza pandemica, è oggi il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli.

È vero, i 21.414 medici reclutati in questo periodo costituiscono il 21 per cento della forza esistente ad inizio pandemia– sottolinea Anelli -. Assumerli in pianta stabile significherebbe riconoscere il loro impegno e, insieme, dare una boccata di ossigeno al nostro Servizio sanitario nazionale, devitalizzato da anni di tagli e di blocco del turnover. Permetterebbe inoltre di non disperdere l’esperienza acquisita durante la pandemia e la formazione impartita durante questo anno e mezzo”.

“Non dobbiamo tuttavia dimenticare che, tra i medici assunti con contratti di vario tipo in occasione dell’emergenza Covid ci sono specialisti, specializzandi ma anche medici appena laureati e abilitati – precisa Anelli -. A nessun medico deve essere preclusa la possibilità di completare il percorso formativo. Occorre quindi pensare a un provvedimento che preveda, accanto all’assunzione dei medici neolaureati, la possibilità di iscriverli, anche in sovrannumero, alle scuole di specializzazione. Per gli specializzandi, il processo dovrebbe passare attraverso una modifica del DL Calabria, in modo tale da impiegare i professionisti stabilizzando i processi formativi”.

Detto questo, non possiamo che ringraziare i nostri giovani colleghi che si sono messi al servizio del paese durante la pandemia, rispondendo in maniera affermativa e convinta al richiamo di cui all’articolo 9 del Codice Deontologico – continua Anelli -. Ed è giusto e doveroso che la nostra riconoscenza, la riconoscenza di tutti i cittadini, della Repubblica si traduca in un gesto concreto, e vantaggioso per il buon funzionamento del Servizio Sanitario nazionale”.

L’augurio è infine che questo gesto segni l’inizio di una nuova stagione, che dia finalmente onore al merito e all’impegno che i medici, tutti i medici, hanno profuso, senza risparmiarsi, negli ospedali, sul territorio, negli ambulatori, nelle sedi di continuità assistenziale, al domicilio dei pazienti, nelle RSA, nel 118 e in tutti i luoghi dove si esercita la Professione – conclude Anelli -. È grazie a loro, grazie ai nostri medici, ai nostri professionisti sanitari se il Servizio sanitario nazionale ha retto a decenni di definanziamenti, di depauperamento delle risorse umane ed economiche. È grazie a loro se ha resistito all’onda d’urto, per molti versi inaspettata, della pandemia. A maggio scorso avevamo lanciato come Fnomceo la “questione medica”, ossia la richiesta al Governo di individuare risorse destinate esclusivamente ai medici, ai professionisti per far ripartire la stagione dei contratti. Ora è il momento di rilanciare la professione, sostenere le competenze, premiare le capacità”.

Ufficio Stampa Fnomceo
informazione@fnomceo.it
9/10/21

Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO

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