“Il miracolo della tenerezza: ancora una volta, nei giorni della prova, Papa Francesco ci ricorda che curare vuol dire prima di tutto accogliere, chinarsi su chi soffre, andare incontro. Forza, Santo Padre, i medici tutti sono accanto a lei: i medici, il personale sanitario del Gemelli e tutti quei medici che le sono accanto con la preghiera e con il pensiero”.
Così il presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, commenta le parole scritte dal Pontefice nel testo dell’Angelus di oggi.
“Papa Francesco – continua Anelli – testimonia ogni giorno con la sua malattia la fragilità della condizione umana e il bisogno della persona ammalata di ottenere non solo cure appropriate ma soprattutto quella che Lui definisce “la premura e tenerezza della cura”. È questa la parte più nobile della nostra Professione di medici: quella di assicurare al malato, al sofferente la vicinanza, perché, attraverso le cure, possa recuperare quella speranza che lo aiuti a superare lo sconforto e il dolore”.
“Meno di un anno fa eravamo da Lui per celebrare il medico di famiglia – ricorda Anelli – con la campagna “Thank You Doctor”. E anche allora, tra le peculiarità di questa figura, volle evidenziare, accanto alla cura la familiarità, accanto alla competenza la prossimità, definendole “doni di grande valore per chi soffre”. Durante la pandemia, poi, arrivò a chiamare i medici e i professionisti della salute “i santi della porta accanto”, per sottolineare proprio la vicinanza, l’essere sempre presenti dove una persona soffre”.
“Ora, nei giorni della sofferenza, ci sentiamo ancora più vicini al Papa – conclude Anelli – e ci auguriamo di essere anche per Lui luce nella notte, per consolarlo e per accompagnarlo verso una completa guarigione”.
Ufficio Stampa FNOMCeO
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9 marzo 2025
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO