“È un buon Natale quello per i 232 bambini di Gaza accolti in Italia, insieme alle loro famiglie, per essere ricoverati presso le nostre strutture sanitarie. L’ultimo gruppo di 17 minori palestinesi, affetti da gravi malattie congenite o da importanti ferite e amputazioni, è giunto in Italia da Gaza lo scorso 8 dicembre con tre voli umanitari. Ringrazio, a nome di tutti i medici italiani, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Governo tutto, l’Unità di crisi della Farnesina, gli ospedali che si sono resi disponibili e tutti i professionisti sanitari impegnati nelle cure”.
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, tira le somme, nell’ultimo Comitato Centrale dell’anno, riunito oggi a Roma, dell’attività del Ministero degli Esteri a favore dei bambini di Gaza, attività a cui la Fnomceo ha partecipato attivamente anche grazie alla costituzione di una rete permanente di cooperazione tra Farnesina e medici a Gaza per monitorare le necessità di farmaci e strumentazioni e coordinare gli interventi.
“Ci siamo adoperati – riepiloga Anelli – perché i bambini gravemente malati fossero trasferiti in Italia e in particolare che fosse curato il piccolo Adam, l’unico tra i dieci figli della dottoressa Alaa al-Najjar ad essere sopravvissuto a un raid israeliano contro la sua casa a Khan Younis. Abbiamo sostenuto insieme all’unità di crisi del Ministero degli esteri i nostri colleghi impegnati a Gaza insieme alle loro organizzazioni umanitarie. Continua la nostra attività di sostegno al Ministero degli Esteri per il supporto alle attività di cura nella Striscia di Gaza da parte delle nostre associazioni e per il ricovero nei nostri ospedali dei bambini palestinesi gravemente ammalati”.
“In questa fase delicatissima – aggiunge – è più che mai opportuno e necessario il sostegno di tutte le Istituzioni ai medici e alle organizzazioni impegnate nella Striscia di Gaza, la cui attività è messa a dura prova dalle difficoltà di accesso dei farmaci, dei ventilatori, del cibo. Sostegno che vogliamo far arrivare tramite la rete permanente di cooperazione, nata proprio con questo obiettivo”.
“Noi medici siamo testimoni e costruttori di pace – conclude Anelli – siamo coloro che curano, che provano ad alleviare le sofferenze, ad allungare la vita, a rispettare la dignità di ogni persona, per questo condanniamo ogni tipo di violenza e la guerra. L’auspicio per il nuovo anno è che questa ondata di terrore si fermi davanti all’innocenza dell’infanzia e all’impotenza delle famiglie. Come medici non possiamo tacere, non abbiamo taciuto, continuiamo a gridare di fermare questo inutile e incomprensibile bagno di sangue”.
Ufficio Stampa FNOMCeO
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11 dicembre 2025
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO
